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La democrazia domestica. Storie di coinquilini per caso

Autore: Ferrigo Nadia

Numero di pagine: 140

Ben prima del co-hausing e del co-working, nacque il coinquilino. Tra università, stage, lavori precari di ogni tipo, fughe all'estero e improvvisi ritorni, ci si trova sempre più a dover condividere affitto, spese e bollette. E asciugamani, frigorifero, fornelli e ore di sonno. Non è sempre facile, anche la più serena delle convivenze si può trasformare in un incubo. Tra epiche litigate, orribili vendette e muri tinteggiati di rosa e lilla, vi racconto quel che mi è capito negli ultimi anni, vissuti tra quattordici case diverse, una quarantina di coinquilini e un'infinità di bollette.

ANNO 2019 IL GOVERNO PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

ANNO 2019 I MEDIA

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

ANNO 2019 LA GIUSTIZIA PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

IMPUNITOPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 584

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

CHI COMANDA IL MONDO? FEMMINE E LGBTI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 350

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2019 IL TERRITORIO

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

ANNO 2019 LA MAFIOSITA' SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

ABUSOPOLI SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2019 LA CULTURA

Autore: Antonio Giangrande

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.Se si è omologati (uguali) o conformati (simili) e si sta sempre dietro alla massa, non si sarà mai primi nella vita, perché ci sarà sempre il più furbo o il più fortunato a precederti.

ANNO 2016 IL DNA DEGLI ITALIANI PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

CONCORSOPOLI ED ESAMOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Sette anni di vacche sobrie

Autore: Marco Magnani

Numero di pagine: 256

Fino al 2020 non saranno anni di vacche grasse. Forse in nessun angolo del mondo occidentale. Per l’Italia potrebbero essere ancora anni di vacche magre, come quelli finora trascorsi dalla bolla dei mutui subprime. Possiamo evitarlo, possiamo finalmente invertire la tendenza e iniziare un nuovo ciclo di crescita. L’Italia di fine decennio sarà in gran parte il risultato delle decisioni di oggi e delle sfide che accetteremo di affrontare. Da dove ripartire? Questo libro riassume un progetto di ricerca (“Italy 2030”) e tre anni di studio all’Harvard University. Dal confronto con le esperienze di successo all’estero (ma anche all’interno) e valorizzando i “tradizionali” punti di forza del Paese, Marco Magnani individua almeno sei sfide grazie alle quali l’Italia può tornare a crescere, economicamente e non solo.

Un attimo prima di cadere

Autore: Giancarlo Dimaggio

Numero di pagine: 440

Lacerato dal dolore, un uomo, la cui professione è curare le ferite psichiche, arriva sull’orlo del precipizio. Si sforza di rimettere insieme i pezzi, non cade. Il racconto di come riesce a tenersi in piedi si intreccia con quello della rivoluzione nella cura che lo salva come paziente e lo orienta come terapeuta. Nella psicoterapia, il primato della parola ha ceduto il campo: adesso è possibile lavorare anche su corpo, immaginazione e teatralizzazione, e le storie dei pazienti, casi clinici raccontati nello stile di una fiction, rendono conto della “svolta esperienziale” in atto. Nel libro i differenti fili della narrazione si intrecciano e si richiamano l’un l’altro, preparando una serie di colpi di scena finali. L’autore, come uomo e come psicoterapeuta, scioglie e riannoda le trame della scoperta scientifica e del dramma e ricorda che, per curare l’animo, bisogna tornare all’attimo prima della “caduta”. Cogliere le persone in quell’istante è la chiave di volta della psicoterapia.

Dieci giorni di silenzio

Autore: Niels Lyngsø

Numero di pagine: 180

«I dieci giorni di silenzio mi hanno scaraventato su un’altalena emotiva che mi ha scosso profondamente. È stata la cosa più difficile che abbia mai fatto, mentalmente e fisicamente, e mi ha dato una consapevolezza tutta nuova, non solo di me stesso, ma anche del mondo.» Niels è un poeta, un giornalista, le parole non sono mai state un problema per lui. Improvvisamente, però, cominciano a sfuggirgli e Niels si trova alle prese con un completo blocco dello scrittore. Deciso a risolvere la crisi e armato di una buona dose di scetticismo, si iscrive a un «ritiro del silenzio», dieci giorni dedicati alla meditazione nella foresta svedese. Sembrerebbe facile, invece non lo è affatto. Sin dal primo giorno nel campo buddhista, Lyngsø si scontra con una difficoltà insormontabile a cui nulla lo aveva preparato: svuotare la testa dai pensieri. Nel campo sono banditi telefonini e computer, libri, strumenti musicali, perfino carta e penna. Stare in completo silenzio, senza poter scrivere e comunicare con nessuno, non sembra uno stato naturale per un essere umano ma si rivelerà, in realtà, il punto di partenza per un viaggio incredibile all’interno di sé, un’esperienza...

Filosofia della gioia

Autore: Isabella Guanzini

Numero di pagine: 176

La gioia è mistero, incanto, oscillazione. È l’azzardo che ci porta ad abbracciare l’incertezza, rischiando ciò che non abbiamo. È il contrario del cinismo e della paura. L’antidoto alla stanchezza. La rivolta al potere. In tempi di crisi, dove tutto sembra farsi di pietra, perseguire la gioia non è affatto un’impresa da smidollati: ci vuole coraggio per rinunciare a far tornare i conti e accogliere invece l’enigma che ci oltrepassa. Nulla è in nostro potere, se non l’ascolto del desiderio che sgorga dal profondo, la vocazione che ci chiama a essere noi stessi germinando e dialogando con l’Altro, educando i nostri figli al dono, scommettendo sul bene comune, di cui è fatto il futuro. In queste pagine, Isabella Guanzini ci guida alla ricerca del senso chela sfrenata accelerazione e poi l’improvviso arresto del mondo hanno strappato, appannato, spento. E ci racconta che, per rinascere, per restituire ritmo ai corpi e ai cuori, non ci è richiesta alcuna forza sovrumana e nemmeno una particolare propensione. Perché, come dice Lacan, «in ciascuno di noi è tracciatala via per un eroe, ed è da uomo comune che la si percorre».

Il demone della perfezione

Autore: Roberto Cotroneo

Numero di pagine: 160

Questo piccolo libro narra una storia vertiginosa, la storia di ABM, di Arturo Benedetti Michelangeli, uno dei piú grandi geni dell’arte pianistica. Algido e distaccato, cristallino e passionale, con un carattere musicale inarrivabile, quando irruppe sulla scena, ABM mutò radicalmente lo spirito e la tecnica dell’esecuzione pianistica. Paderewski, Cortot, Rubinstein, Rachmaninov, Horowitz, Gilel’s: prima di lui grandi talenti avevano stupito il mondo con la forza delle loro esecuzioni, nel segno di una libertà interpretativa che si concedeva anche qualche errore in nome del temperamento. Con ABM, tutto cambiò. «È nato un nuovo Liszt!» disse Cortot cogliendone la grandezza in un concerto a Ginevra. Ma non era semplicemente cosí. Con ABM era nato il genio che, nell’esecuzione, cercava l’assoluta limpidezza del suono, cercava... la perfezione. Narrando la sua storia e omaggiandone la figura, Roberto Cotroneo racconta la vicenda di un uomo che non è semplicemente riconducibile al ristretto ambito della musica classica. Nelle sue pagine, ABM è la porta su un mondo apparentemente perduto: quello della forza del talento, della perfezione, della disciplina e...

100 donne contro gli stereotipi per la scienza

Autore: Giovanna Pezzuoli , Luisella Seveso

Numero di pagine: 151

A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico che, ignorandole, trascura i segni del tempo. Per questo abbiamo costruito una piattaforma online (www.100esperte.it) che ha iniziato a raccogliere 100 nomi e CV di esperte nell’ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), settore strategico eppure storicamente sottorappresentato dalle donne, per promuovere voci femminili prestigiose e autorevoli che possano contribuire al dibattito pubblico dentro e fuori dai media. Ma non basta. Ora con questo libro approfondiamo il contesto (secondo il Global Media Monitoring Project 2015 in Italia la presenza femminile nell’informazione è ferma al 21% contro una media europea del 25%) e diamo la parola a queste scienziate, matematiche e informatiche, astrofisiche e chimiche, neuropsichiatre e biologhe che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell’arrivare a traguardi di grande prestigio. Quindici di loro, sorteggiate a caso, si descrivono diffusamente, mentre le altre si presentano con brevissimi tweet che danno un’immagine...

L'imitatore

Autore: Hari Kunzru

Numero di pagine: 472

Pran Nath è un giovane dalla pelle di perla immerso negli agi molli di un palazzo signorile nell’India di inizio Novecento; in quel momento storico, in quel luogo, il suo candore è più evidente che altrove e le sue origini meticce sono sotto gli occhi di tutti. Il padre è un inglese, la madre un’indiana appartenente a una casta elevata. I due si sono accoppiati in una grotta durante un’alluvione, in mezzo a fango rosso e alberi di cedro travolti dalle acque. Pran Nath è il frutto di una calamità naturale, una miscela fortuita, un errore.Pran Nath è maledetto. Cacciato dalla casa del padre adottivo, è costretto a girovagare per trovare qualcosa da mettere sotto ai denti. È da solo nelle vie polverose di Agra, in mezzo a bazar, cani randagi, morti lasciati a marcire per strada e ai mendicanti che da bambino era solito sprezzare. Non ha più nulla e nessuno su cui fare affidamento; ha soltanto capelli color rame, occhi screziati di verde e una pelle troppo bianca per passare inosservata. Per Pran Nath comincia dunque un peregrinaggio folle, un camaleontico mutare di nome, di nazionalità, di sesso. Un viaggio dalle corti dei nababbi ai sobborghi luridi di Bombay, dalle ...

La cavalla storna

Autore: Simone Rea , Giovanni Pascoli

Numero di pagine: 31

cavallina, cavallina storna, portavi a casa sua chi non ritorna! a me, chi non ritornerà più mai! Tu fosti buona... Ma parlar non sai!

Fatti non foste a viver come robot

Autore: Marco Magnani

Numero di pagine: 272

Intelligenza artificiale e big data, realtà aumentata e Internet delle Cose, blockchain e criptovalute, biotecnologie e nanomateriali... Un viaggio tra le innovazioni nell’economia globale e nel mondo del lavoro, alla ricerca di una strada di crescita sostenibile: migliorare la vita dell’uomo nonostante i robot. E grazie a loro. Nell’estate 2019 Amazon ha presentato una flotta di droni autopilotati per consegnare gli ordini in mezz’ora. Nei due anni precedenti, il robot cinese Xiaoyi superava l’esame di abilitazione alla professione medica e l’androide Sophia otteneva la cittadinanza saudita dopo difficili test linguistici. Le professioni intellettuali sono a rischio quanto il lavoro di operai e impiegati: sofisticati algoritmi eseguono transazioni finanziarie senza trader, scrivono articoli al posto dei giornalisti, analizzano contratti più rapidamente dei legali, formulano diagnosi più accurate dei medici. Come sempre nella storia, le macchine sostituiscono l’uomo e le innovazioni aumentano la produttività. Ma stavolta, in un mondo globalizzato e iperconnesso, c’è il timore di una crescita senza lavoro e non rispettosa dei vincoli ambientali, sociali,...

Perdite su crediti

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 96

La deducibilità, ai fini delle imposte sui redditi, delle perdite su crediti è stata oggetto negli ultimi due anni di importanti innovazioni che hanno inciso sull’unico articolo del Tuir che contiene l’intera disciplina, vale a dire l’art. 101. Con la legge di stabilità 2014, oltre a implementare per i soggetti imprenditori i presupposti che consentono la deducibilità delle perdite su crediti, si è anche riscritta completamente la disposizione che disciplina(va) per la banche, per gli enti creditizi e finanziari e per le assicurazioni la materia delle perdite su crediti non derivanti da cessioni e delle svalutazione dei medesimi. Tutte le modifiche introdotte dal legislatore, che potranno essere utilizzate in occasione delle dichiarazioni dei redditi del periodo d’imposta 2013, vanno nella direzione di rendere meno stringente l’onere della prova a carico del contribuente il quale è chiamato a dimostrare che il credito sia effettivamente irrecuperabile. La guida ripercorre tutte le principali novità intervenute negli ultimi due anni, dai chiarimenti contenuti, principalmente nella circolare n. 26/2013, fino alla legge di stabilità 2014. STRUTTURA I Deducibilità...

7 scomode verità che nessuno vuole guardare in faccia sull’economia italiana

Autore: Stefano Feltri

Numero di pagine: 208

Al di là delle polemiche e delle illusioni, finalmente la verità sui ritardi, le difficoltà, le storture del sistema Italia Cosa c’è che non va nell’economia italiana? Le ipotesi e i dibattiti si sprecano: troppo debito pubblico, troppe tasse, poca innovazione, nessuna difesa dalla globalizzazione, troppi giovani che hanno lauree senza sbocchi professionali, troppi pensionati che pesano sul sistema del welfare. In tv, sui giornali e sui social network si litiga, si chiacchiera, si pontifica, e non si arriva mai a una conclusione: le questioni fondamentali sembrano sempre scomparire tra polemiche politiche, complicate analisi tecniche, commenti sfumati fino all’insignificanza e teorie del complotto assortite. Stefano Feltri ha deciso di raccontare tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità. E la verità fa male. Con una chiarezza implacabile e una pacata intransigenza, i luoghi comuni vengono sottoposti a verifica, le leggende vengono sfatate, le consolazioni di comodo spazzate via. E resta solo la verità: quella di uno Stato che non affronta i problemi, che si lamenta di condizioni che a ben guardare fanno comodo a tutti (o quasi), che ha un...

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