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Merleau-Ponty e l’estetica oggi / Merleau-Ponty et l’esthetique aujourd’hui

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 322

In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Merleau- Ponty, nel 2011, ha avuto luogo presso l’Università degli Studi di Milano un convegno internazionale bilingue intitolato Merleau-Ponty e l’estetica oggi / Merleau-Ponty et l’esthétique aujourd’hui. L’estetica menzionata nel titolo era da intendersi secondo quella sua ambiguità costitutiva di filosofia del sentire da un lato e delle arti dall’altro che Merleau-Ponty ha sempre fecondamente coltivato. A riflettere sui connotati di tale ambiguità nel nostro “oggi” erano stati invitati non solo specialisti del pensiero merleau-pontiano, ma anche di ambiti disciplinari che lo hanno intersecato o con cui ci sembrava utile farlo intersecare. Tranne rari casi, i loro contributi sono qui raccolti nella lingua in cui sono stati presentati, seguiti dal riassunto nell’altra lingua ufficiale del convegno, secondo la tradizionale impostazione di Chiasmi International, di cui con questo volume riprende la pubblicazione dei “quaderni”.

Sentire e scrivere la natura

Autore: Chiara Zamboni

Abbiamo un legame di fiducia con la terra che ci sostiene nella vita quotidiana e ci permette di conoscerla. Possiamo parlare autenticamente della terra solo dall’interno di questa relazione reciproca, sottraendoci al dispositivo soggetto-oggetto. L’intenzione del libro è di dare spazio ad alcune questioni del dibattito ecologico attraverso il ragionamento filosofico che ci aiuta a trovare strade non convenzionali per esprimere il legame con la natura. Sentire ed esprimere la natura: questo è un circolo che coinvolge esperienza, trasformazione soggettiva sessuata, linguaggio storico-politico. Nel sentire gioca il lato inconscio della nostra relazione con il mondo naturale. Un inconscio non rimosso che orienta l’esperienza. Quando vivere il mondo si intensifica nel sentire, allora avvertiamo che la natura, che ci avvolge e avvolgiamo, è eccedente il patto storico linguistico che rinnoviamo parlando. La scommessa filosofica e politica è di trasformare la lingua per dare spazio a tale esperienza. Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, María Zambrano, Maurice Merleau-Ponty fanno da guida in questo percorso.

Teobaldo Ciconi

Autore: Gaetano Oliva

Numero di pagine: 960

Teobaldo Ciconi, poeta, giornalista, traduttore e drammaturgo, pur non avendo una pratica reale della scena, compose drammi che rappresentarono una vera e propria spaccatura e rivoluzione rispetto alla tradizionale drammaturgia del tempo; fu la sua assidua frequentazione di compagnie teatrali che gli permise di sviluppare e affinare un occhio attento al passaggio dal testo alla scena, tanto che la sua scrittura risultò visibilmente influenzata dal continuo sguardo al palcoscenico. Emilio Mattei lo definì «uno scrittore così veemente nel suo amore di patria, così puro e disinteressato nei suoi affetti e nelle sue amicizie, così alto nel suo concetto di arte, così sereno nelle sue sventure». Ma questi suoi – e di tanti altri – apprezzamenti non aiutarono Ciconi ad essere ricordato fino ai giorni nostri come uno dei più significativi drammaturghi ottocenteschi, tanto che ben poco si conosce di questo nobile e austero commediografo. Il suo nome risuona forse familiare a qualcuno perché legato ad un’opera come La statua di carne che è piuttosto conosciuta ma più per la sua riduzione cinematografica che per la sua reale origine drammaturgica. Ciconi si inserì nel...

L'automa

Autore: Federico Leoni

Numero di pagine: 82

Questo libro non fa la storia di un’idea ma isola un paradigma e suggerisce che si tratti del paradigma stesso del contemporaneo. Lo fa attraverso quattro esempi: la ferita, e che cosa significa subirne una; gli imenotteri, e come vivono, soprattutto come cacciano le loro prede; il calcolo infinitesimale, e come disegna l’essere chi scrive e calcola con quel metodo; il sogno, e come esso veglia al fondo della nostra esperienza. Esempi di automatismo in senso anzitutto etimologico. Automa è ciò che si muove da sé, per proprio impulso, in assenza di uno sguardo di sorvolo, di una ragione esteriore. Ma la tesi di questo libro è che proprio perciò l’automa è il nome della produzione incessante di differenze, della risonanza telepatica di ogni cosa in ogni cosa, della solitudine iperconnessa di ogni essere.

Le intermittenze del cuore

Autore: Eugenio Borgna

Numero di pagine: 210

Negli orizzonti tematici della psichiatria si nascondono emozioni segnate, e sigillate, dalla vertigine del dolore e dell'angoscia, della speranza e della disperazione, della luce e della notte, e talora dell'anelito fatale alla morte volontaria: come espressione di una cascata di illusioni bruciate dagli eventi della vita e dal destino. Sono emozioni che fanno parte della vita: della vita di ogni giorno e della vita psicopatologica ma anche della vita sfolgorante della creatività; e sono emozioni che riemergono sulla scia delle pascaliane ragioni del cuore e delle proustiane intermittenze del cuore: sonde che ci consentono di intravedere le profondità dell'anima ferita e dell'anima incrinata dalla malattia. Il cuore in fiamme, o il fuoco del cuore, come metafore vive che ci avvicinano alla cifra segreta e indicibile della condizione umana. "I paesaggi dell'anima sono misteriosi e invisibili; e non è facile andare alla loro ricerca: compito inesauribile e mai finito. In quei paesaggi si nascondono le infinite emozioni che danno un senso alla vita: emozioni ardenti e appassionate, umbratili e crepuscolari, patetiche e lancinanti, angosciate e tristi, dolorose e strazianti, alate ...

Il sesso, l’amore

Autore: Alain Badiou

Non esiste rapporto sessuale, ha sentenziato Lacan. Il maschile e il femminile sono destinati a non incontrarsi mai. Esiste però l’amore, gli risponde Alain Badiou. Alain Badiou avrebbe dovuto tenere una lezione magistrale a Milano, invitato dall’Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata fondato da Massimo Recalcati. Ne ha preparato il testo, che ha inviato agli organizzatori dell’incontro, ma non ha potuto recarsi all’appuntamento milanese. Questo libro raccoglie la conferenza di Badiou e le riflessioni che un gruppo di filosofi e psicoanalisti dell’Istituto hanno elaborato a partire da essa. Ne viene una sorta di dossier a doppia entrata. Da un lato queste pagine ripercorrono per la prima volta con sistematicità la lettura che Badiou dà di Lacan, uno dei suoi maestri più amati e più costantemente presenti. Dall’altro esplorano in maniera originale e persino ottimistica il rovescio di quella che spesso suona come una pura e semplice impossibilità. Non esiste rapporto sessuale, ma l’amore è ciò che si può fare proprio a partire da un incontro mancato.

Nei luoghi perduti della follia

Autore: Eugenio Borgna

Numero di pagine: 469

I libri ai quali Eugenio Borgna ha abituato i suoi lettori sono grandi arazzi, ampie sinfonie, in cui temi e motivi si inseguono e si riannodano in una trama di voci, in un intreccio di conversazioni, in un intrattenersi nello spazio della parola infinito, infinitamente modulato, variato, interrotto, sospeso, ripreso. Ogni filo tematico, ogni percorso problematico compare sulla scena del discorso, sfuma, riemerge, arricchito di inedite rifrazioni. Ed è forse proprio la capacità di Eugenio Borgna di suscitare intricate tessiture di significati intorno al nucleo inafferrabile di un enigma, di un’avventura esistenziale, di un’esperienza di dolore o di sofferenza, di angoscia o di follia, a circoscrivere la cifra più peculiare del suo lavoro attuale e del lungo cammino che lo ha condotto alle odierne posizioni. Quanto Borgna ci ha restituito in questi ultimi anni ha infatti alle sue spalle un percorso e un’avventura di oltre quarant’anni, fatti di lezioni universitarie, seminari, conferenze, e poi ancora relazioni a convegni, articoli specialistici, saggi destinati a libri e riviste, interventi di ricerca o di battaglia. Solo una parte di questo immenso lavoro è confluita, ...

L'idiota e la lettera. Quattro saggi sul Flaubert di Sartre

Autore: Federico Leoni

Numero di pagine: 138

L’idiota e la lettera è un piccolo libro su un testo sterminato: L’idiota della famiglia, monumentale biografia di Gustave Flaubert, quasi un testamento filosofico per il suo autore, Jean-Paul Sartre. I temi e le ossessioni sono quelle intorno a cui Sartre lavora per tutta una vita. La nascita di un bambino “male amato”. L’esilio come materia di un’esistenza. La posizione del moribondo eletta a forma di vita. La voce come medium ipnotico, la parola come rivelazione del mondo, il linguaggio come luogo comune e spazio politico originario. L’esercizio letterario come sabotaggio del fascismo strutturale del linguaggio nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. E ancora, il nesso tra il corpo e lo sguardo dell’altro, tra vergogna e vocazione comica, tra riso e violenza, masochismo e crudeltà. Infine, la parabola della borghesia francese ottocentesca, del suo capitalismo diviso tra utilitarismo razionalista e fantasmagoria cesarista. Tra razionalizzazione dello scambio simbolico e fascinazione per ciò che nello scambio resta indicibile, irriducibile, mostruoso.

Aut Aut 382

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 196

aut aut – numero 382 (giugno 2019) della rivista fondata da Enzo Paci. “Sade, Masoch. Due etiche dell’immanenza".

Il gusto della ricerca

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 416

Piero Camporesi cantore degli umili, degli straccioni, dei vagabondi e degli affamati. Piero Camporesi narratore del ventre, del sangue, della carne. Piero Camporesi esploratore di tutti i gironi dell’inferno, dell’umanità più putrida e verminosa. Piero Camporesi filologo, storico, antropologo, critico letterario. Piero Camporesi academico di nulla academia.A vent’anni dalla scomparsa, studiosi di ogni appartenenza si riuniscono e pensano uno degli intellettuali più radicali che il secondo Novecentoitaliano abbia conosciuto. Un cercatore controcorrente, che è stato capace di scoprire l’universo cancellato dalla storia ufficiale dell’età moderna servendosi delle fonti più varie e forzando i consueti limiti metodologici imposti alle discipline;che è stato capace di sondare i recessi della letteratura cosiddetta minore rispetto a quella delcanone e cavarne testimonianze inedite per sfatare i troppi falsi miti che ci hanno raccontato sul nostro passato. Piero Camporesi ha ricostruito il paesaggio della fame, gli usi e abusi del pane stupefacente, la geografia dei sensi e dei corpi, le follie del Carnevale e delle altre feste che rovesciano l’ordine costituito....

Come fare

Autore: Rocco Ronchi

Numero di pagine: 182

Si ritiene in genere che la filosofia debba rispondere a domande concernenti il che cosa e il perché. Rocco Ronchi pensa invece che sia non solo più interessante, ma anche filosoficamente più rilevante chiedersi come: come parliamo, ad esempio, oppure come pensiamo, come godiamo, come ricordiamo una parola dimenticata, come ci creiamo un corpo, come facciamo a diventare adulti.Chi si pone le grandi questioni del che cosa e del perché non ha appreso la lezione materialistica e speculativa della più radicale filosofia del Novecento, quella che ha eletto il divenire ad assoluto, che ha smantellato l’idea di una verità trascendente e preordinata al pensiero e che, soprattutto, ha portato a termine la rivoluzione copernicana, scalzando veramente l’uomo e la sua coscienza da ogni presunta centralità. Chi invece rimette al centro la domanda pragmatica sul come fare si ritrova parte di un mondo in divenire finalmente libero dall’uomo come unità di misura ultima, un divenire che non è mancanza, bensì atto puro, vita infinita e una singolare gioia “al di là del principio di piacere”. La nuova domanda da porsi è allora pratica piuttosto che teorica, ed è una domanda...

Destini del desiderio

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 360

Il libro raccoglie i contributi di psicoanalisti, sociologi, filosofi, teologi e padagogisti che indagano i temi più rilevanti della ricerca teorica di Massimo Recalcati. Oltre un trentennio di attività scientifica, clinica e divulgativa dello psicoanalista milanese celebrata e interrogata percorrendo quattro direttrici principali del suo lavoro: la clinica contemporanea, il problema dell’eredità e della filiazione, la sublimazione artistica, l’etica del desiderio.

Henri Bergson

Autore: Federico Leoni

Bergson vede l’essere, non gli enti. Pensa la natura, non l’umano. Crede che il pensiero sia una cosa, disposta nell’universo, non una funzione del cervello o la prestazione di un soggetto. Poi, il pensatore più francese d’Europa è forse cinese. Osserva eventi impersonali, rileva equilibri momentanei, valorizza confluenze che non hanno altro fondamento che il loro breve annodamento. Pensa senza fondamento, pensa per superfici sottilissime, prive di qualsiasi spessore, aliene a qualsiasi illusione di significato. Infine è il mago, il veggente che ha parlato con un secolo di anticipo del nostro mondo, delle nostre inquietudini, delle nostre speranze. La tentazione del negativo, della denuncia, della nostalgia gli è stata radicalmente estranea. Bergson pensa che tutto sia immagine, ma non pensa che quindi sia sembianza, illusione, manipolazione. Pensa piuttosto che tutto sia immagine e cioè disseminazione di doppi, moltiplicazione di eventi, disseminazione di occasioni. Pensa che tutto sia natura, materialità, concatenamento, ma non pensa che tutto sia inerte, che ci siano solo spazi inumani, meccanismi senza invenzione. Pensa che le nostre società vadano verso forme...

Atomi, corpi, amori

Autore: Carlo Montaleone

Numero di pagine: 199

Montaigne è davvero un premoderno ancorato all’estenuata mimica intellettuale di coloro che oggi amano presentarsi con l’abito multicolore dei postmoderni, come decretò Jean Starobinski in un libro famoso? La lente interpretativa di Carlo Montaleone offre una prospettiva molto diversa. L’immagine dell’autore dei Saggi profilata nelle pagine di Atomi, corpi, amori richiama piuttosto i caratteri di un pensatore “lucreziano”, che utilizzò la facoltà di raziocinio inflessibilmente, fi no alle estreme possibilità offerte dal linguaggio. Il corpo, la malattia, il senso di sé e dell’alterità, l’immaginazione, il livellamento ontologico al quale non si sottrae alcun essere vivente, la complessità della comunicazione umana e infi ne l’artiglio acuminato dell’amore: sono questi i temi, o piuttosto i passages, che Carlo Montaleone affronta e che fanno di questo libro una ricerca profondamente nuova.

Gilles Deleuze

Autore: Rocco Ronchi

Numero di pagine: 144

Da sempre il sogno della filosofia è quello di provocare uno stato prossimo alla veggenza. Per farlo, la filosofia deve affidarsi a concetti spiazzanti, che non temono il paradosso, in rotta con l’esperienza ordinaria. Gilles Deleuze (1925-1995) è stato uno dei pensatori contemporanei più fedeli a questa inaugurale vocazione della filosofia, e il libro di Rocco Ronchi ci consente di gettare uno sguardo estremamente originale sul suo laboratorio teorico. Ci suggerisce come il lavoro filosofico di Deleuze si radichi in un’esperienza vivissima del suo tempo, si tratti del Maggio 68, del cinema come arte specificamente novecentesca, delle scienze del vivente come antica questione filosofica esplosa all’estrema frontiera del sapere contemporaneo. Ci mostra come la forza innovativa di questo pensiero nomade ed enigmatico coincida in realtà con la sua piena appartenenza a una linea che discende direttamente da Platone, passa attraverso Plotino e Cusano, arriva a Spinoza, Nietzsche, Bergson, Whitehead. E ci introduce passo a passo ad alcune delle creazioni concettuali più avanzate e feconde del pensiero deleuziano: quelle di vita, evento, differenza, immanenza.

Annuario del Ministero di grazia e giustizia e dei culti

Autore: Italia : Ministero di grazia e giustizia e dei culti

Numero di pagine: 24

Su Jacques Derrida

Autore: Paolo D'Alessandro , Andrea Potestio

Numero di pagine: 344

Un pensatore aporetico qual è Jacques Derrida ci ha lasciato una serie complessa di nodi problematici e di questioni irrisolte, originata dal metodo di ricerca della decostruzione, posto in essere in tutta la sua opera. Almeno da un decennio è pertanto ben vivo un dibattito non solo in ambito filosofico, ma anche letterario, etico-sociale, psicologico e pedagogico, con numerosi e forse inevitabili fraintendimenti del suo pensiero. Il volume non intende prendere posizione ingenuamente su «quel che ha veramente detto Derrida», ma piuttosto presentare letture diverse di autori, i quali, confrontandosi con il pensatore francese, credono di poter individuare il suo lascito teorico ancora ben fecondo e produttivo nel loro stesso pensiero. Quel che sembra dunque emergere, per lo meno nella ricezione italiana, è una visione organica della decostruzione, che, ponendo fuori gioco le verità della metafisica, non intende rinunciare mai al costante lavoro ermeneutico di rinnovata lettura e di trascrizione di quei testi, che sono pur sempre a fondamento di una tradizione costitutiva della nostra pratica teorica.

Elogio del conflitto

Autore: Angélique del Rey , Miguel Benasayag

Numero di pagine: 206

Nella nostra vita pubblica e privata l’idea stessa di conflitto è stata bandita. O, più precisamente, tendiamo a essere intolleranti verso qualunque forma di opposizione e conflittualità, rendendoci di fatto ciechi verso gli aspetti positivi, progressivi, di crescita sociale e individuale che il “conflitto” racchiude (come ben sanno, per esempio, gli psicologi). In questo libro Miguel Benasayag e Angélique del Rey esplorano le radici e gli effetti perversi della rimozione del conflitto dallo scenario contemporaneo: rifiutiamo il conflitto e ci lasciamo invadere dall’ideale della trasparenza, decisi a sradicare ogni ombra, ogni opacità nella nostra relazione con l’altro o con gli altri. Ma questa, osserva Benasayag, è un’illusione pericolosa: così facendo si finisce con l’annullare qualsiasi confronto e con l’aprire la porta ad un uso politico della minaccia del conflitto (minaccia terroristica, ma anche demonizzazione del conflitto sociale, criminalizzazione del dissenso interno ecc.). La rimozione del conflitto, la negazione della sua natura ineliminabile e anzi di positivo corollario dell’esperienza umana, ha in sé il rischio della patologizzazione di...

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