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Teorie figure architetti del Modernocontemporaneo

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 288

La pubblicazione di questo volume segue a distanza di cinque anni l'uscita della raccolta di scritti in onore di Ludovico Quaroni intitolata “Modernocontemporaneo”. Allora il titolo costituiva non più che un'ipotesi di lavoro che si è rivelata ricca di potenzialità e di possibili linee di ricerca. L'anno successivo decidemmo di invitare alcuni studiosi amici e colleghi, anche di altre discipline, a confrontarsi con le nostre tesi, ne uscí un volumetto di “scritti ulteriori” denso di riflessioni e di critiche. Ora abbiamo avvertito la necessità di riprendere l'argomento e tentare di portare a sintesi alcune dei temi lanciati e emersi nei volumi precedenti e nel dibattito che hanno suscitato. Più volte ci siamo trovati a spiegare le motivazioni dell'uso di questa parola “modernocontemporaneo”. Più volte, declinandola in maniera soggettiva, abbiamo posto l'accento sui valori della continuità che tengono insieme le espressioni contemporanee più alte e sostanziate delle arti visive e nello specifico dell'architettura, all'esperienza delle avanguardie storiche, del movimento moderno, e della modernità tutta. L'obiettivo è inquadrare e valutare la produzione...

Roma città mediterranea

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 194

Quali sono i caratteri della mediterraneità che Roma esprime? In che modo si manifesta la struttura urbana del territorio romano? Quali sono le dinamiche in atto, le relazioni, le articolazioni di questa capitale euromediterranea? L'esigenza di spostare l'ottica con cui osservare le formazioni urbane contemporanee e l'opportunità di ri-descrivere la metropoli diffusa sono alcune delle premesse che presiedono a una ricerca su Roma Contemporanea intesa come possibile Città Mediterranea.

Forme del vuoto

Autore: Gianpaola Spirito

Numero di pagine: 130

I vuoti che il libro descrive sono spazi prodotti attraverso un processo di sottrazione, che estrae la materia sostituendola con lo spazio. È una modalità compositiva e costruttiva arcaica, riscoperta dal Moderno e utilizzata oggi da molti artisti e architetti contemporanei. Forme del vuoto indaga e ri-conosce i diversi caratteri che questo spazio assume. Esso si colloca tra interno ed esterno, sui bordi, nei luoghi di confine dell'architettura. La sua presenza muta profondamente gli oggetti architettonici, li trasforma in relazionali, capaci di tessere molteplici interazioni con i soggetti che li abitano e con i paesaggi urbani che li circondano, di produrre nuovi significati attraverso la modificazione di tipi e spazi consolidati nella storia dell'architettura e della città, di generare nuove possibilità del sentire. Le diverse forme che il vuoto sottratto assume sono indagate attraverso la descrizione e la rappresentazione diagrammatica delle opere che, messe in sequenza, costruiscono un percorso, dall'interno verso l'esterno, che intende mostrare il progressivo processo di contaminazione dell'oggetto architettonico contemporaneo con il contesto in cui si colloca, la...

Architettura al presente

Autore: Fabrizio Toppetti

Numero di pagine: 168

Lo schiacciamento sul presente, proprio del nostro tempo, rende disponibili i materiali del passato per nuove significazioni e ci porta a stabilire relazioni sempre nuove con la sua eredità. La contemporaneità non è superamento selettivo, ma compresenza consapevole di forme e manifestazioni emergenti e residuali. Col moderno in particolare, ci confrontiamo e ci misuriamo continuamente, perché siamo dentro una fase tuttora attiva e operante del processo di modernizzazione. Dal punto di vista del progetto d’architettura, per la città e per il paesaggio, questo apre una stagione che ha il compito di riepilogare il grande disegno della modernità, di coglierne gli aspetti generativi, di trovare – dopo il grande banchetto del progresso – nuovi equilibri per migliorare la qualità del nostro habitat. Il momento è propizio, la crisi, che ci affranca dall’asservimento al potere economico, liberandoci anche dalle tentazioni di inseguire facili profitti e vane autoaffermazioni, c’è d’aiuto per ricentrare la figura e il ruolo dell’architetto nella società civile.

Progetto vs. costruzione

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 162

Questo volume si articola in tre parti: nella prima sono raccolti i temi dei seminari/convegno promossi nell'ambito dei Corsi di Architettura Tecnica, relativi al triennio 2000/2003; nella seconda sono contenute alcune riflessioni intorno al rapporto tra materiali, forma e costruzione; infine, nella terza parte sono indagati possibili approcci sul rapporto tra qualità del processo progettuale e qualità dell'opera costruita. In conclusione esiste un filo rosso che attraversa tutto il volume (questo almeno era nelle intenzioni), ed è rappresentato dalla necessità (a tutti i livelli: didattici, di ricerca, etc.,) e dalla voglia di parlare di architettura a partire dai suoi dati concreti, con la finalità di riconoscere nella sapienza costruttiva un dato fondamentale per la qualità del progetto.

ModernoContemporaneo. Scritti in onore di Ludovico Quaroni

Autore: Orazio Carpenzano , Fabrizio Toppetti

Numero di pagine: 464

Il volume ModernoContemporaneo. Scritti in onore di Ludovico Quaroni, raccoglie circa quarantacinque contributi e testimonianze a partire da riflessioni e tematiche care al maestro. Il libro con una presentazione di Lucio Valerio Barbera preside della Prima Facoltà di Architettura di Roma "Ludovico Quaroni" e saggi introduttivi di Antonino Terranova, Orazio Carpenzano e Fabrizio Toppetti contiene scritti di alcuni tra i maggiori architetti, urbanisti, sociologi urbani italiani di differenti generazioni, che si confrontano sul tema del rapporto tra la stagione del moderno e il panorama contemporaneo, da Carlo Aymonino a Giuseppe Campos Venuti, da Paolo Desideri a Carmen Andriani, da Alberto Clementi a Giandomenico Amendola. Il volume è corredato da un corposo apparato di immagini, un vero e proprio testo parallelo redazionale che restituisce un panorama esaustivo e allo stesso tempo orientato dell'architettura del ventesimo secolo, da Alvar Aalto a Peter Zumthor.

Il paesaggio nella casa

Autore: Fabrizio Foti

Numero di pagine: 64

Abitare è, attraverso l'insediarsi, l'azione primaria di un radicamento con la terra. Lo spazio abitativo, tra dentro e fuori, è espressione di questo legame. Sentirsi vita indissolubilmente legata ad un luogo, esistere in esso percependolo come parte integrante della propria realtà esistenziale, vuol dire porre il paesaggio come fulcro fondamentale dello spazio dell'abitare. Se nelle forme antiche dell'abitare, tale fulcro della vita domestica era il focolare, archetipa rappresentazione di un'idea tutta introspettiva dell'architettura, oggi il paesaggio rappresenta un elemento caratteristico delle contemporanee inversioni delle modalità abitative e tipologiche. Se, infatti, la casa era riparo, recinto protettivo in cui centralità erano il fuoco e il patio, nell'esperienza contemporanea neghiamo il centro e guardiamo fuori. L'abitazione è, quindi, espressione concettuale e materiale di quest'attuale condizione di esternalizzazione dell'appartenenza ai luoghi, legata alla percezione.

Insediarsi e costruire

Autore: Fabio Guarrera

Numero di pagine: 104

Un libro che propone un punto di vista sulla progettazione architettonica contemporanea intesa come disciplina in consonanza perpetua con la tradizione costruttiva. Attraverso una serie di argomentazioni sequenziali al processo edificatorio, viene proposta un’idea di architettura che riconosce nella costruzione logica dello spazio, nelle regole, nei precetti e negli obiettivi di "forma oggettiva", gli strumenti necessari per una pratica progettuale contemporanea. Si tratta in sostanza di un piccolo “manuale concettuale” dove le nozioni fondamentali della composizione architettonica - principio insediativo, struttura - forma, decoro, proporzione ecc - vengono analizzate e declinate al tema del progetto della piccola casa. Uno strumento utile per l’avvicinamento alla progettazione architettonica, che suggerisce un “ordine di metodo” inteso come antidoto e «antitesi nei confronti di una libertà e una creatività fondate esclusivamente sul sentire soggettivo».

Dall'interno

Autore: Jacopo Leveratto

Numero di pagine: 124

Perché esiste la progettazione d’interni ma non quella di esterni? Per rispondere alla domanda, questo libro guarda alle azioni del progetto d’interni, cercando di capire cosa faccia, non tanto che cosa sia. E per farlo studia la disciplina per intersezione, provando a descrivere un approccio operativo comune a tutte le posizioni che si riconoscono in questo campo, attraverso l’individuazione dei principi e dei parametri essenziali che ne caratterizzano il progetto. Il tutto attraverso il racconto delle idee e delle opere di alcuni protagonisti che hanno segnato non tanto una specifica identità disciplinare, quanto una particolare sensibilità progettuale che non conosce limitazioni tipologiche o scalari.

La capanna di Unabomber

Autore: Michael Jakob

Numero di pagine: 112

La capanna di Ted Kaczynski, il criminale meglio conosciuto come Unabomber, è un oggetto paradossale: costruita e abitata dal suo artefice per vivere in disparte, lontano dal mondo, non soltanto non ha mai cessato, dal 1996 ad oggi, di essere riprodotta, ma è stata anche spostata, esposta, ricostruita, copiata e contraffatta. La casetta, un tempo situata nel cuore delle foreste del Montana vicino alla cittadina di Lincoln, è diventata un segno polivalente. Separata dal suo artefice, la capanna rappresenta ben più di un residuo: è un elemento che insieme attira e perturba, una strana reliquia, ed è soprattutto un oggetto che non smette di interrogarci. D'altronde, il suo statuto stesso non è semplice da definire. Che significa, infatti, la persistente presenza mediatica e artistica di questo artefatto di per sé piuttosto banale? Perché riappare di continuo? Che ne è della violenza che conserva in sé, una volta che il suo autore è stato condannato alla detenzione a vita in un carcere di massima sicurezza? La capanna di Unabomber, trasformata in metafora culturale e discorsiva, appare come un potente simbolo della violenza contro la violenza.

Periplo

Autore: Pietro Giorgio Zendrini

Numero di pagine: 112

Questo è uno dei tanti tentativi che si possono fare per portare alla luce correlazioni e comportamenti che dovrebbero appartenere all’archetipo dell’essere umano; ed è per questa ragione che affermo, nonostante l’apparenza autobiografica, di non avere nulla da accampare al di là degli interrogativi e dei dubbi che mi porto appresso. La chiave di accesso a questo periplo e l’ottica con cui affronto questa tematica consiste nel credere che esista, e sia esistito, per l’umanità un “circolo del ritorno” al quale appartengono cose e azioni già pensate, già dette, già scritte e... già fatte! Cose che nel tempo cambiano di veste, ma non cambiano di sostanza poiché sono incarnate in una prassi di pensiero aperta alla naturalità originaria; con però l’avvertenza che: «Il ritorno alle origini serve a trovare il significato, ma basarsi sulle apparenze significa lasciarsi sfuggire la causa». (Sosan)

Resistente Widerrstandsfäig

Autore: Pietro Giorgio Zendrini

Numero di pagine: 96

Ho cercato nel corso di questi anni di esercitare il mestiere dignitosamente nel tentativo di mettere in opera quello che qui suggerisco come "costruire senza il verbo avere"; se rivolgo poi lo sguardo all'indietro alle cose fatte ed alla ricerca di senso prodotta, vedo e riconosco le "sterpaglie" cresciute nel mio piccolo campo come opere di un raccoglitore (saccheggiatore) di frammenti, di un onesto "bricoleur". E' così che ho sempre inteso il mio lavoro, come continua messa in opera di frammenti, frammenti già dati, ricomposti e alcune volte ordinati; credo che questo atteggiamento provenga dalla mia formazione di autodidatta e dall'insofferenza verso le concettualizzazioni, e anche riconosco, dall'ostinato tentativo di pervenire alla "giusta intuizione"; per cui forse, il procedere per strappi, da "ladro" trova la misura nelle parole del Maestro Engaku Taino: "Ruba pure quello che vuoi, ti appartiene", ed il "rubare" credo stia tutto nella nostra condizione umana.

Gli spazi in sequenza di Luigi Moretti

Autore: Luigi Spinelli

Numero di pagine: 64

Dopo il bombardamento su Milano del 15 agosto 1943 l'obiettivo di chi lavora in città negli anni immediatamente successivi alla guerra è quello di ricostruire, destreggiandosi tra le norme di piani e regolamenti variamente interpretabili. È in questo contesto che compare sulla scena architettonica Luigi Moretti il quale, dopo un breve fermo in carcere per motivi politici, nel 1945 fonda con il conte Antonio Fossataro la Società Cofimprese, e propone al Comune di Milano un programma per ventidue case albergo, una tipologia innovativa che vedrà la realizzazione di soli tre esempi. Definite da Anna Maria Ortese "le piramidi di Milano", le case albergo alimenteranno il dibattito sulla presenza degli edifici alti all'interno del paesaggio urbano. La successiva realizzazione di un vero e proprio frammento di città su corso Italia ribadisce la modernità della ricerca dell'architetto romano e suggerisce letture spaziali analoghe a sequenze cinematografiche.

Progetto Minore

Autore: Camillo Boano

Numero di pagine: 112

Progetto Minore riflette intorno alle pratiche ed al pensiero progettuale, richiamando riferimenti e tradizioni che vanno dalla filosofia agli studi culturali, dall’antropologia alla tradizione decoloniale, ponendo al centro l’importanza della “minorità” come possibile statuto del progetto. Il minore non è una minoranza, una riduzione, ma una differenza di statuto e pertanto una intensità. Non è una banale chiamata alle armi, una richiesta di azione e di uno sporcarsi le mani in una nuova funzionale operatività. Al contrario è una proposta destituente. Un nuovo pensiero per pensare il progetto ed il suo farsi nelle crisi, che si sostanzia come inversione del proprio significato, operatrice di critica e di resistenza rispetto ad un orizzonte totalitario, maggiore, dominante: una piccola linea di fuga.

Idea civile di architettura

Autore: Francesco Collotti

Numero di pagine: 208

Pensieri nati da un processo di lavoro e di approfondimento quotidianamente verificato con gli studenti. Pensieri scritti da un architetto che legge i testi, che insegna e che scrive, ma che soprattutto cerca di progettare e di trovare una verifica nelle (rare) opere che ci viene concesso di costruire. Questa raccolta intende l’architettura come una produzione culturale completa piuttosto che come una disciplina delle integrazioni, con qualche sincero fastidio per le esasperate specializzazioni. Il titolo riparte laddove un altro libro si chiudeva (Silvia Malcovati, Una casa é una casa, 2010).

La città storica un tempo era nuova

Autore: Manuela Raitano

Numero di pagine: 156

Questo libro origina dall’aspirazione a contribuire al formarsi di una lingua comune, capace di gettare ponti di comprensione tra i diversi attori preposti alla gestione del patrimonio. Perché l’insieme delle voci dei soggetti coinvolti non produca una cacofonia, bisognerà lavorare per costruire una lingua condivisa. Una lingua capace di esprimere posizioni generali, seppur differenziate per disciplina. Una lingua, in breve, capace di sviluppare parole che tutti possiamo comprendere e usare, pur nelle rispettive accentuazioni. Il libro costituisce anche il tentativo di inquadrare alcune aporie che hanno determinato la condizione di stallo corrente, in materia di gestione di beni culturali; aporie che riguardano alcuni concetti chiave quali: il nuovo, il patrimonio, la storia, e infine i valori che attribuiamo alle cose che ci vengono dal passato. Il testo è concepito in forma di successione di brevi capitoli che possono essere letti autonomamente, e per questo motivo ognuno di essi è strutturato in modo da sviluppare una tesi in sé parzialmente definita. Nondimeno, essi possono essere meglio letti in sequenza, percorrendo tutti i passaggi che aiutano a configurare i...

La Casa On/Off

Autore: Paola Misino

Numero di pagine: 96

Le nuove logiche economiche e sociali che organizzano tempi e modalità del lavoro, hanno oltrepassato la soglia dello spazio domestico, dando vita a nuove forme di relazione tra le funzioni pubbliche delle attività lavorative e l’intimità dell’abitazione. Il binomio spazio produttivo e residenza rappresenta un fenomeno urbano storicamente diffuso soprattutto in luoghi con un alta concentrazione di popolazione. Tuttavia nell’ambito della cultura del progetto contemporaneo, i casi più noti sono confinati alle case-atelier/studio individuali, rivolte ad una committenza ristretta. Il libro, viceversa, propone una rilettura inedita della “casa produttiva” estesa alla scala dell’edificio ad alta densità abitativa, includendo anche attività commerciali e di servizio. Qui il limite tra l’alternarsi della condizione pubblica del lavoro, con quella intima della vita domestica sembra andare oltre le peculiarità dello spazio fisico. La componente relativa al tempo d’uso, disciplinata dagli abitanti stessi, può spingersi fino a definire una sorta di codice binario - online/offline - dello spazio di confine.

Dialogo sull’insegnamento dell’architettura

Autore: Pierre-Alain Croset , Giorgio Peghin , Luigi Snozzi

Numero di pagine: 72

Un dialogo tra Pierre Alain Croset, Giorgio Peghin e Luigi Snozzi sulla formazione, l’architettura e la didattica, che esprime una condizione del progetto contemporaneo e il senso dell’insegnamento dell’architettura, cioè il difficile compito di trasmettere non tanto gli strumenti tecnici della disciplina ma il segreto del saper progettare, la capacità di sviluppare l’idea e di interpretare, con la cultura, le modificazioni del nostro ambiente. Gli argomenti spaziano tra ambiti disciplinari differenti, nella consapevolezza che la pratica del progetto si confronta oggi con una progressiva complessità del sapere e con la sua frammentazione in tanti specialismi. Alcuni temi riflettono sulla possibilità di condividere una base teorica e pratica; altri si interrogano sui conflitti tra pensiero pratico e pensiero teorico, tra specializzazione e universalismo; altri ancora affermano la necessità di un’educazione all’arte e all’architettura che non sia “terra di nessuno” dove tutto è permesso. Questioni che il testo affronta in maniera non sistematica o dottrinale ma attraverso una personale pedagogia per l’educazione all’architettura.

Il territorio e la ricerca

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 198

Il volume raccoglie una selezione di abstract su vent'anni di ricerche del Dottorato in Composizione Architettonica di Pescara a partire dal primo ciclo (1991 - 7° ciclo della scala nazionale) fino all'istituzione della Scuola Superiore di Dottorato (2010). La ricognizione individua grandi ambiti di indagine in base alle affinità dei temi di ricerca, in modo da consentire una lettura trasversale che metta a confronto l'evoluzione dei temi stessi in rapporto alle trasformazioni culturali della disciplina architettonica. Il titolo, Il territorio e la ricerca, sta ad indicare l’assunto, condiviso dalle ricerche presentate, che gli esiti formali del progetto contemporaneo sono imprescindibili dalle vicende politiche, economiche e sociali delle trasformazioni territoriali. Paola Misino è ricercatore e docente in Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Architettura della Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Ha svolto attività di ricerca in Francia sui temi inerenti le Teorie del Progetto Architettonico. Tra le pubblicazioni recenti: Orditure del Terzo Spazio. Dal consumo di suolo al riciclo delle aree produttive (con M. Manigrasso, Aracne, 2014) e la cura...

Osservazioni sulle corrispondenze fra la composizione in musica e in architettura

Autore: Anna Irene Del Monaco

Numero di pagine: 120

Se indagate contemporaneamente allo specchio musica e architettura permettono di rilevare e discernere questioni che solitamente sollecitano la ricerca di analogie, similitudini, comparazioni, cercando le quali si finisce per imbattersi per lo più in significative e insuperabili differenze. Dalle osservazioni sulle corrispondenze fra la composizione in musica e in architettura, soprattutto sul senso dell’esecuzione, sulle potenzialità espressive degli strumenti, sulla sperimentazione relativa ai materiali, sull’affinamento dei linguaggi – ricorrendo anche ad inevitabili forzature –, possono emergere punti di vista inediti, ma significativi per riconsiderare il percorso che l’evoluzione dell’espressività ha compiuto nei rispettivi ambiti di interesse. In particolare, ci sembra interessante approfondire il rapporto strumento-linguaggio – intesi in senso strutturale – con l’intento di cartografare percorsi interpretativi rivolti al futuro, che superino i luoghi comuni, gli stereotipi attorno all’idea di stile ideologicamente intesi e più o meno storiograficamente radicati. Ed esplorare, da un lato quanto gli strumenti, perfino più dell’invenzione artistica, ...

Il libro del disegno

Autore: Marcella Morlacchi

Numero di pagine: 356

Sono molto numerosi i manuali che hanno trattato gli argomenti di prima informazione sul disegno di architettura.Ma,come è noto“repetita iuvant”; e, per lo studente, specialmente in questa epoca caratterizzata dal dominio dell’informatica, è fondamentale conoscere le regole necessarie per disegnare correttamente con la propria mano, per poterle poi applicare nella rappresentazione digitale. Il volume è suddiviso in tre parti: la prima approfondisce lo studio del disegno manuale nella sua duplice espressione grafica e cromatica; la seconda analizza gli stessi argomenti, risolti dal disegno digitale; la terza pone in evidenza le differenze e i vantaggi di queste due tipologie della rappresentazione,con alcune schede di elaborati svolti da studenti della Facoltà di Architettura sia a mano libera che a riga e squadra e al computer: esse vogliono rappresentare un aiuto per gli allievi che desiderano apprendere le tecniche più idonee per disegnare correttamente qualsiasi oggetto architettonico.È auspicabile che la lettura di queste pagine semplifichi il primo scambio di informazioni tra docente ed alunni. Ad introduzione dei vari argomenti sulle diverse tipologie del disegno ...

Le indagini etnografiche di Pagano

Autore: Federico Bilò

Numero di pagine: 200

A partire dal 1935, Giuseppe Pagano effettua un lavoro sul campo, esplorando il territorio nazionale in cerca dei più significativi esempi di architettura rurale: che fotografa magistralmente. Con questa ricerca, l’architetto istriano espande il perimetro dell’architettura, includendovi il costruito minore; e questo ampliamento è stato e rimane un prolifico tentativo di rompere la monoliticità disciplinare. Un tentativo nel quale possiamo leggere, oggi, il ruolo decisivo dell’antropologia: disciplina che si dà carico di osservare, comprendere e interpretare la complessa articolazione dell’ambiente fisico e sociale; disciplina indispensabile per l’individuazione dei materiali necessari a un cambiamento radicale nella pratica dell’architettura.

Contro Roma

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 216

«Fisicamente, Roma non è diventata né una grande capitale come Parigi o Londra, né una megalopoli come Rio de Janeiro o il Cairo. È una via di mezzo tra le due cose e ha i difetti così della megalopoli come della capitale senza averne i pregi... L'Italia non si è espressa a Roma; vi si è invece trovata repressa.» Alberto Moravia Nel 1975 alcuni tra i maggiori scrittori italiani – romani e non – raccontarono i difetti della capitale in un libro di straordinaria efficacia, intitolato Contro Roma.Abbiamo pensato di riproporre alcuni di quei testi e chiedere ancora una volta a degli scrittori di guardare e raccontare Roma.Ne emerge un ritratto illuminante della città, di ieri e di oggi, composto di realtà e di stereotipi.

Calabria in nuce

Autore: a cura di luciana finelli e flavia festuccia

Numero di pagine: 388

Il testo si propone di pubblicare la continuazione della ricerca "Pon Sit Calabria" (condotta presso il D.A.A.C. ed Arcos-Università degli Studi di Roma La Sapienza), interrottasi nel 2007 a causa dell'improvvisa scomparsa del Direttore ed ideatore della ricerca stessa, il prof.arch.Gianfranco Moneta. L'intenzione del prof. Gianfranco Moneta era di studiare a fondo il territorio calabro al fine di tutelarne le caratteristiche ambientali. Ciò limitando i danni di un'edilizia che, a volte, in maniera disordinata e diffusa, si è abbarbicata ai centri antichi, snaturandoli. Tendeva a voler recuperare le caratteristiche ambientali e dei valori storico-artistici per la valorizzazione, senza escludere per questo un'ottica innovativa dal punto di vista urbanistico, più coerente con le caratteristiche peculiari dei luoghi.Il fine della ricerca, condotta in diverse Università d'Italia, doveva essere una una sorta di GIS che permettesse di operare in maniera più consapevole in quel Territorio ad Enti e privati.

L'architettura delle città n. 1-2 -2013 ita

Autore: Anna Irene Del Monaco , Antonio Riondino , Rossella Rossi , Ettore Vadini

Numero di pagine: 198

Ludovico Quaroni, romano, è stato un maestro dell’architettura italiana nella seconda parte del secolo scorso; il suo magistero ha contribuito a formare – oltre a tanta parte delle più giovani generazioni di architetti del nostro paese – Carlo Aymonino, Manfredo Tafuri, Antonino Terranova ed ha costituito uno dei fondamentali riferimenti dell’elaborazione teorica di Aldo Rossi sulla città. Architetto e urbanista, docente e scrittore, Quaroni rappresenta lo sperimentalismo metodologico e linguistico più aperto e inclusivo, la parte più progressiva dell’identità dell’architettura italiana moderna, fondata su uno stretto rapporto tra cultura storica, sensibilità sociale e contestuale, perizia scientifica del progetto e appassionata ispezione del futuro; coraggiosa, senza freni. Adottando il suo nome, dunque, la Società Scientifica, con la rivista che qui presentiamo, intende riprendere la discussione sull’Architettura delle Città in un momento nel quale metodologie, tecnologie, rapporti tra le scale di progettazione, significati e linguaggi formali e simbolici delle città, tutto ciò di cui la moderna cultura urbana occidentale sembrò, per un attimo, certa,...

Dromos n. 05

Autore: Gambardella Cherubino

Numero di pagine: 48

Un libro periodico dedicato alla ricerca sul progetto che spazia dalle tecniche della composizione architettonica, al disegno e al design, sui temi della cultura architettonica contemporanea. Dromos si propone come strumento di confronto per rintracciare posizioni e traiettorie diverse all’interno della disciplina e della cultura del progetto, attraverso un album di contenuti autoriali e contributi su selezione, tutti frutto di ricerche innovative. Questo quinto numero, il primo della nuova serie, è dedicato alle case di Ulisse, come simbolo di un abitare inquieto, radice stessa dell’occupare suolo e del liberarsene solcando il Mediterraneo alla ricerca infinita di altre terre e di altri paesaggi sempre necessari alla nostra mente di studiosi del progetto.

Modernità postantica

Autore: Anna Del Monaco

Numero di pagine: 144

Il Medianum della Casa di Giove e Ganimede (II sec. d.C.), tornato ad una concezione introversa della dimora, diventa per l’architetto adrianeo che ne fu autore uno spazio diffi cile e nuovo, da indagare progettualmente perché non canonico – come era invece l’atrio del Domus classica. Ne nasce uno spazio impuro e ambiguo, affascinante per un architetto davvero moderno come Mario De Renzi. Egli, basando il progetto Furmanik sui principi del Medianum si trova in una condizione altrettanto, se non più difficile di quella dell’architetto della Casa di Giove e Ganimede. Il modo di vivere moderno non sopporta la scarsità di luce di molti spazi d’uso della dimora antica. Dividendo il Medianum in due parti, in quella esterna De Renzi raggiunge agevolmente l’obbiettivo di ricreare lo spazio unificato, indifferenziato e luminoso suggerito dalla case a Medianum. Ma egli comprende che alla parte più interna del suo Medianum è affidata la maggiore innovazione, quella di trasformare il cosiddetto “connettivo di servizio” dell’abitazione razionale nello spazio fondamentale per la vita interiore del nucleo famigliare. Per questo ne elabora due varianti: la prima ancora...

I Torlonia e l'archeologia nell'Ottocento

Autore: Jessica Clementi

Numero di pagine: 213

Collana L'APPIA ANTICA E ROMA diretta da Rachele Dubbini Un nucleo consistente dei marmi Torlonia, la più importante raccolta privata di scultura classica al mondo, proviene da scavi sistematici condotti nell'Ottocento nelle tenute suburbane di proprietà. Qual è il contesto archeologico di provenienza di queste opere d'arte? Quali i protagonisti di queste scoperte? Il volume intende ricostruire il legame tra le opere della collezione e la loro provenienza attraverso l'analisi sistematica di ogni fonte documentaria di natura testuale, grafica e cartografica, interrogandosi al contempo sui processi di trasformazione del territorio dell'Appia Antica in relazione alle modifiche apportate dalle attività di scavo. La storia degli scavi Torlonia, indagata nel più ampio panorama storico che giustifica scelte e ambizioni della famiglia, getta cosí nuova luce sul rapporto dei principi con l'archeologia, in un periodo in cui la disciplina assume un rilevante carattere scientifico ma anche politico, in relazione alla creazione del nuovo Stato italiano. Jessica Clementi è assegnista di ricerca in Archeologia Classica presso l'Università degli Studi di Ferrara, dove insegna Topografia...

Dalle figure del reale

Autore: Antonino Terranova

Numero di pagine: 242

Dalle figure del reale è una raccolta di saggi sulla figuratività che ricerca, attraversando diversi territori e campi disciplinari, le figure in grado di produrre senso, di rappresentare la condizione contemporanea e le sue mutazioni. I materiali fornitici dalla realtà sono ciò che il progetto di architettura e quello artistico in generale devono rielaborare, rendere poetici attraverso figure che attribuiscono loro nuovi significati: risignificazioni. Antonino Terranova, Roma 1942, è professore ordinario di Composizione architettonica e Progettazione urbana presso la Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" e direttore del DiAR, Dipartimento di Architettura nell'Ateneo Federato delle scienze umane dell'Arte e dell'Ambiente dell' Università degli studi di Roma "Sapienza". È nel comitato direttivo di "Rassegna di Architettura e Urbanistica" e dell'ANCSA (Associazione Nazionale Centri Storico- Artistici). Tra le pubblicazioni: Città sognate, Mostri Metropolitani, Grattacieli, Scolpire i cieli, Roma città mediterranea, I nuovi Giganti. Per i nostri tipi la precedente raccolta di saggi: Le città e i progetti. Dai centri storici ai paesaggi metropolitani, 1993....

Gli Ordini in Architettura. Le migrazioni di Vetruvio

Autore: Ludovico Micara (a cura di)

Numero di pagine: 138

“Vitruvius’s Migrations”, le “Migrazioni di Vitruvio” sono l’ideale continuazione del primo numero sul tema de “Gli ordini in architettura” da me curato per “L’architettura delle città”. Come recita il titolo, questo numero della rivista raccoglie una serie di contributi dedicati a quelle visite, incursioni, migrazioni in termini drammaticamente contemporanei, che l’architettura classica e la sua logica degli ordini compiono in campi diversi da quelli tradizionali, sia per diversità geografiche e di relativi ambiti culturali, sia per diversità di tecniche espressive, anche se orientate all’architettura, sia per occasioni eccezionali di intervento che sembravano escludere il ricorso a quegli illustri precedenti. Ma sempre, come ho messo in evidenza nell’editoriale de “Gli ordini in architettura”, il centro dell’interesse è “la ricerca di produzione di significato attraverso l’architettura”. E, come suo corollario, è la capacità della tradizione classica di farsi interprete e di dare risposta alle necessità espressive della contemporaneità.

Gli Ordini in Architettura. Le forme architettoniche significano?

Autore: Ludovico Micara

Numero di pagine: 148

Il tema degli “ordini” in architettura copre un campo vastissimo di teorie, studi ed esperienze progettuali, declinate prevalentemente nel pensiero architettonico della tradizione occidentale. Ma gli ordini architettonici classici hanno costituito anche un canone, un codice e un linguaggio perché l’architettura parlasse, si trasmettesse e producesse significati. Quello che qui veramente interessa è la ricerca di produzione di significato attraverso l’architettura. In questo senso gli ordini, ma soprattutto la loro trasgressione o variazione, sono state uno strumento fondamentale. Dunque il problema è questo: è ancora possibile oggi prendere in considerazione le risorse comunicative degli ordini architettonici per produrre significati attraverso l’architettura? Diverse sono le risposte presenti in questo numero di L’Architettura delle città, anche se integrantesi complessivamente tra loro.

Architettura Integrata

Autore: Liangyong Wu

Numero di pagine: 172

Il libro che presentiamo, Architettura Integrata è un testo storico e attuale. Fu pubblicato nel 1989 da Wu Liangyong, uno dei più infl uenti architetti e maestri di pensiero della Cina contemporanea col titolo A General Theory of Architecture. Egli è fi gura eminente della comunità internazionale degli architetti e, soprattutto, di quel gruppo di teorici dell’architettura e della città che si battono per una decisiva riforma delle concezioni, delle metodologie e delle prassi che presiedono alla costruzione e alla riqualifi cazione della metropoli contemporanea. Conobbi il professor Wu Liangyong nel 2004 nella Facoltà di Architettura della università Tsinghua di Beijing; la sua Facoltà. Egli nel 1946 – aveva 24 anni – ne fu il fondatore assieme a Liang Sicheng, il padre dei moderni studi sull’architettura cinese. Da allora – sono passati sessantasette anni – il professor Wu Liangyong mantiene il suo ruolo di fi gura centrale della comunità accademica di Beijing, ed è costante stimolo, non solo a livello nazionale, per il rinnovamento degli studi, e, soprattutto, della ricerca teorica, metodologica e operativa sull’architettura, la città, il territorio. ...

Spazio pubblico e approccio interdisciplinare al progetto

Autore: Ettore Vadini

Numero di pagine: 186

La crisi dello spazio pubblico nel nostro tempo è una questione che ci riguarda da vicino tutti. La crisi economica, sociale e culturale, che attraversa in particolar modo il Vecchio Continente, si riflette con evidenza e originalità sullo spazio pubblico delle nostre città, con queste ultime sempre più “patrimonio”. Spazio e sfera pubblica, per le loro originali sfaccettature, tornano oggi temi d’interesse di architetti ma anche di filosofi, sociologi e antropologi (Habermas, Innerarity, Bauman, Augé), in quanto “luoghi” complessi da scomporre. Dunque, alcune interpellanze, proprie della call, poste agli autori per affrontare il tema di questo volume: analizzare oggi lo spazio pubblico e affrontare il tema progettuale, in una attualità che vede il concetto di “pubblico” variato rispetto al secolo scorso, comporta un nuovo sguardo? Una nuova nomenclatura urbano-architettonica? Un approccio interdisciplinare al progetto? Il quadro che qui emerge appare abbastanza chiaro rispetto alla concreta necessità oggi di mettere in campo risposte affermative alle questioni poste, prima di occuparsi del progetto (o dell’analisi) dello spazio pubblico contemporaneo.

Abitare la Terra n.32/2012

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 48

Oscar Niemeyer Paolo Portoghesi In ein altes stammbuch In un album antico Georg Trakl L'altra Cina. L'architettura di Li Xiaodong Luca Nicotera Quando il cammino diventa... sosta Saunders Arkitektur Alessandra Sgueglia Kolumba Art Museum Peter Zumthor Massimo Del Prete Torre dell'Angelo, Padova Paolo Portoghesi Un anello intorno al grande albero di Zelkova Tezuka Architects Mario Pisani Il paesaggio e il sacro Isolarchitetti Petra Bernitsa Il Sandworm di Marco Casagrande Belgio Marta Putelli Il paesaggio. Il punto all'Accademia di San Luca Francesca Gottardo Tor Bella Monaca. Un programma-pilota per la nuova metro C Luca Reale | Walter Tocci Recensioni “Terragni il primo architetto del tempo” Petra Bernitsa

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