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Trump e moschetto

Autore: Anna Camaiti Hostert , Enzo Antonio Cicchino

Numero di pagine: 188

Mussolini e Trump: li divide un secolo e l’atomica, la Guerra fredda e due conflitti mondiali, un centinaio di milioni di morti e la globalizzazione. Eppure il secondo pare essere l’imitatore dei vezzi e dei vizi del primo. Analoghe le strategie che li conducono al potere: un insolito talento nel controllare e usare i mass media e la comunicazione scritta e verbale, di cui sono anche imprenditori, lo spregiudicato ricorso agli slogan e i modi di creazione del consenso. Perfino alcuni tratti della loro personalità sono simili, inclusi i rapporti con le donne. Mussolini alle soglie della società di massa, Trump a quella dei social network, di cui entrambi individuano i rispettivi punti di forza. L’oratoria, il gesto, il corpo sono utilizzati come armi indirizzate verso obiettivi spesso lontani dal bene comune e da quello del Paese, al fine di imporre il proprio carisma sulle folle. Eppure, ricevono consensi. L’attività politica di Mussolini si colloca dopo la Grande Guerra e l’epidemia di spagnola, quella di Trump dopo la crisi del 2008, il sopravvento economico della Cina e durante la pandemia di coronavirus. Mussolini stabilizzò il proprio potere con un regime:...

IL COMUNISTA BENITO MUSSOLINI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 711

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Le vittime italiane del nazionalsocialismo

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 353

Oltre cento videointerviste a italiane e italiani sopravvissuti alla violenza nazista e fascista negli anni dell’occupazione tedesca – ebrei, deportati politici, internati militari, lavoratori coatti, partigiani – sono il frutto di un progetto di ricerca finanziato dal Fondo italo-tedesco per il futuro e realizzato presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università di Padova. Ogni intervista rappresenta un patrimonio prezioso e unico di memoria, che racconta le esperienze vissute da persone travolte dalla violenza della guerra e dalle politiche criminali di repressione e sterminio del nazifascismo. Non solo dunque una delle ultime occasioni per dare voce alle vittime, ma anche una grande opportunità di approfondimento e analisi scientifica affidati ai più qualificati contemporaneisti. A partire dai materiali raccolti, il volume propone una riflessione sulla figura e il ruolo del testimone, sulle interazioni fra memorie individuali, familiari, locali e memoria pubblica nazionale relativa alla seconda guerra mondiale.

La guerra bianca

Autore: Mark Thompson

Numero di pagine: 502

Agli albori del 1915 l'Italia è una nazione ancora da forgiare. Il popolo è diviso da irriducibili differenze: non c'è una lingua, non c'è un sentimento comune. Gli italiani devono temprarsi in una solida unità nazionale. La soluzione è la guerra, la fucina il campo di battaglia. Più alto sarà il sacrificio, più nobili saranno i risultati. A pagarne il prezzo saranno i giovani costretti in un fronte che corre per seicento chilometri, dalle Dolomiti all'Adriatico. Combatteranno in un biancore di pietre e di neve che dura tutto l'anno, saranno uniti nella paura e nell'angoscia, uccideranno. Intorno a loro l'assordante fuoco di sbarramento, l'insostenibile tensione prima dell'"ora zero", l'inferno della terra di nessuno. Luigi Cadorna avrà in pugno le vite dei suoi soldati. Nel 1919 chi alla patria aveva dato tutto si lascia conquistare dalla "trincerocrazia" di Mussolini e dall'idea che la Grande guerra costituisca il fondamento della nazione. Si prepara così la scena per l'avvento del fascismo. Valorizzando fonti come i diari dell'epoca e le interviste ai veterani, lo storico inglese Mark Thompson con "La guerra bianca" restituisce il pathos degli assalti alle trincee,...

Ufficiale e gentiluomo

Autore: Lorenzo Benadusi

Numero di pagine: 400

All’inizio del Novecento, processi di lungo periodo nello stabilire regole di comportamento, di rispettabilità, di socialità della cosiddetta “civiltà borghese” sembravano al culmine. Allo stesso tempo, si trattava di una società in cui la professione militare, l’orgoglio nazionale e la retorica della guerra occupavano un posto fondamentale – di una società che stava correndo verso il baratro della Prima guerra mondiale, con i gas, le trincee e lo shock di una disumanizzazione di massa come non se ne erano mai viste. Lorenzo Benadusi indaga questo apparente paradosso tra “civilizzazione” (seguendo Norbert Elias) e “brutalizzazione” (seguendo George Mosse) nell’Italia monarchica, coloniale e poi impegnata nella Grande guerra, puntando l’attenzione dello storico sull’educazione morale e civile del maschio borghese. Dalle avventure coloniali ai massacri del Carso, dalla missione civilizzatrice delle armi e delle armate italiane al contraccolpo della smobilitazione e della “vittoria mutilata”, tutta una costellazione di pratiche, miti, retoriche della mascolinità, della rispettabilità e del valore veniva a formarsi attraverso la lente del militarismo ...

Mafie, antimafia e cittadinanza attiva

Autore: AA. VV.

Questo volume raccoglie alcune relazioni scelte fra quelle presentate ai seminari-laboratori "Territorio, ambiente e mafie", promossi dall'Università degli Studi di Catania. Un'esperienza giunta alla settima edizione, che fin dall'inizio ha privilegiato l'apertura alla città, agli insegnanti, alle associazioni della società civile impegnate nel territorio. Una scommessa in larga parte vinta: lo dimostra la grande partecipazione di studentesse e studenti, la risposta positiva del mondo della scuola, la significativa presenza di cittadini. I seminari si sono affermati come un'esperienza di qualità, sia per i temi posti al centro di ciascuna edizione, sia per l'apporto conoscitivo che relatori di primo piano hanno saputo offrire. Rappresentano una risposta pregnante e positiva a una domanda diffusa di analisi e di conoscenza su un fenomeno complesso come quella delle mafie. Ne è nata una riflessione collettiva che ha tenuto insieme rigore scientifico e tensione civile. Si sono stratificati saperi, analisi e ricerche che in queste pagine presentiamo con gli importanti contributi di magistrati, giornalisti, studiosi e rappresentanti del mondo delle istituzioni e del volontariato....

L'ITALIA DEI MISTERI PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra.

Inondare le strade di biciclette

Autore: Pedro Kanof

Numero di pagine: 102

Il libro comprende un’analisi rigorosa, espressa in un linguaggio semplice e chiaro, ma nello stesso tempo approfondito. L’obiettivo è attrarre un pubblico sempre più vasto alla mobilità su bici, proponendo una soluzione tecnica innovativa, indispensabile per allargarne l’uso e migliorare la vivibilità delle città.

Sotto queste forme quasi infinite

Autore: Francesca Cecconi , Caterina Diotto , Paola Zeni

Sotto queste forme quasi infinite, espressione di Roland Barthes presa in prestito per titolare la presente raccolta di saggi dedicati al tema della narrazione, equivale a una dichiarazione d’intenti: gli studi qui riuniti – accomunati da un’aspirazione euristica, analitica e investigativa di ampio raggio nel campo della narrazione – sono stati selezionati puntando all’eterogeneità delle discipline, delle metodologie e delle forme narrative indagate. Si accostano così fra loro saggi di letteratura, filosofia, teatro, cinema: dal confronto fra le specifiche narratologie e dal dialogo fra i metodi di ricerca emerge un panorama composito, fervido, che proprio nella dimensione interdisciplinare trova occasione di essere restituito nella propria complessità.

A noi!

Autore: Tommaso Cerno

Numero di pagine: 300

Nella lingua italiana c'è una parola che, da più di novant'anni, non è mai passata di moda: "fascismo". Definisce il Ventennio di Mussolini da cui, già nel '45, abbiamo preso espressamente le distanze. Eppure da allora non abbiamo mai smesso di utilizzare l'aggettivo "fascista" per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni. In questo saggio, Tommaso Cerno parte da una semplice osservazione linguistica per riflettere sull'Italia di oggi. Perché continuiamo a usare un termine legato a un periodo storico ormai morto e sepolto? Vuol forse dire che qualcosa, di quel periodo, è rimasto nel modo di essere di noi italiani? Unendo analisi storica e interpretazione dell'attualità, Cerno va alla ricerca di figure carismatiche, scelte politiche e fenomeni sociali che mostrino una matrice comune con l'era del Duce. È solo un caso che Craxi e Berlusconi, come Mussolini, abbiano frequentato una scuola religiosa per poi concludere gli studi in un istituto laico? E, ancora scavando nelle vite dei nostri leader, cosa possiamo capire dal loro rapporto con mogli e amanti? Ma l'analisi di Cerno non si ferma alle biografie: interpreta gli stili...

Identità in parata

Autore: Nicolò Pezzolo

Cosa significa oggi fare attivismo LGBT in Italia? Il lavoro di Nicolò Pezzolo tenta di rispondere a questa domanda analizzando la costruzione del discorso politico all’interno del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, celebre associazione LGBT radicata da lungo tempo sul territorio romano, e osservando il processo di soggettivazione dei singoli attivisti dell’associazione tra identità collettiva e vissuto quotidiano. Servendosi del metodo più conforme al lavoro antropologico, l’etnografia, l’autore cerca di narrare, grazie alla lunga esperienza sul campo, la vita sociale e politica delle e degli attivist* queer con cui ha condiviso parte della sua vita dal dicembre 2015 al giugno 2017. Il presente volume offre quindi una prospettiva inedita sull’attivismo LGBT a Roma e in Italia, il risultato è un’etnografia articolata che ha come oggetto il modo in cui una minoranza cerca di negoziare il suo spazio e di produrre un suo discorso.

Capriole

Autore: Alessio Pagliarulo

Bisogna imparare a masticare, solo così si può ridar vita. Anche a Baudelaire. E questo scritto è innanzitutto un tentativo di critica artistica. Non resta che combattere, senza nemici. Non resta che andare. Tutto è là. Qui si odono le corrispondenze, a una profondità ove è l’indescrivibile della vita a far le regole. Superamento delle dualità, delle dialettiche, del risentimento. Caducità dell’infinito, o meglio, infinito della caducità. Vertigine, “silencio”, choc. Capriole.

XX settembre 1870: “Roma tutta appartiene agli italiani”

Autore: AA. VV.

La presa di Roma fu il risultato tanto di una complessa politica internazionale quanto di un’aspirazione italiana lunga sette secoli. Il volume, frutto di una sinergia interdisciplinare, si sviluppa lungo questo doppio binario che caratterizzò l’evoluzione della città eterna, alla ricerca di una sintesi tra il suo ruolo universalistico, civile e religioso, e quello di moderna capitale di un Regno. Partendo dalle dinamiche europee e dal conflitto franco-prussiano, vengono quindi affrontate le operazioni che consentirono l’ingresso delle truppe italiane a Roma. Si affrontano poi le lunghe e complesse vicende giuridiche per la definizione della capitale, prendendo in esame alcune lotte politiche interne. Ampio spazio viene inoltre dedicato alla costruzione di una nuova identità nazionale, attraverso le feste civili e la nascita dell’industria culturale italiana.

Le nuove sfide antropologiche

Autore: AA. VV.

Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro” è il tema del convegno internazionale che l’Università Europea di Roma ha organizzato l’11 e il 12 dicembre 2019 nel Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme, nell’ambito delle attività di Formazione Integrale. Hanno preso parte ai lavori: l’Università Europea di Roma, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, la Bar-Ilan University, la The Hebrew University of Jerusalem, l’Università degli Studi dell’Aquila, la Tel Aviv University, il Pontificio Istituto di archeologia cristiana e The Shrine of the Book (Il Santuario del Libro dell’Israel Museum).

Destra e sinistra al tempo delle neuroscienze

Autore: Stefano Calabrese , Denitza Nedkova

Circolano molte semplificazioni giornalistiche sulle rispettive competenze dell’emisfero destro e sinistro del cervello. Contro di esse, l’importante scoperta che, di fronte a una nuova esperienza, si attiverebbe dapprima l’emisfero destro e solo successivamente l’informazione passerebbe all’emisfero sinistro è stata in seguito codificata dalla comunità scientifica in questi termini: i nuovi stimoli sono preferenzialmente processati dall’emisfero destro, mentre la routine lo è dal sinistro. All’emisfero destro arriverebbe dalla realtà un corpo pulsante di vita, mutevole dall’oggi al domani; all’emisfero sinistro una spoglia cadaverica, non più contagiosa, né proiettata a un futuro da cui è stata esonerata per sempre. E l’intera storia dell’uomo – come questo libro documenta, passando in rassegna ambiti differenti quali la pittura, il cinema, il design, la letteratura, l’architettura – è la storia di un’incessante sopraffazione di un emisfero sull’altro, in Occidente con una nitida prevalenza del sinistro sul destro. Nessuna aria di gioviale camaraderie tra destra e sinistra. Un cupo, esulcerato conflitto in cui il valore di un emisfero...

Sacrifici e simulacri. Bataille, Klossowski

Autore: Giuseppe Zuccarino

Il libro raccoglie saggi su due autori francesi, Georges Bataille e Pierre Klossowski, accomunati non soltanto da un rapporto di amicizia personale, ma anche da altre caratteristiche significative. Entrambi, infatti, hanno scritto romanzi e racconti spesso trasgressivi e nel contempo sono stati saggisti e filosofi di rilievo, le cui opere hanno suscitato interesse e ammirazione in pensatori più giovani come Deleuze e Foucault. Nei libri batailliani e klossowskiani trovano espressione, in maniera originale, riflessioni su problematiche inerenti ai campi artistico, religioso, economico, nonché a temi pungenti come erotismo, follia e morte. Rileggerli oggi ci riporta a un clima (quello del Novecento francese) di grande fermento intellettuale e politico, nel quale tutte le idee, incluse le più estreme, sembravano poter trovare espressione scritta, e persino giungere a permeare l’esistenza stessa degli autori. Essi, infatti, sono riusciti a sviluppare un pensiero fortemente individuale, ma senza sottrarsi all’esigenza del dialogo, costituendo anzi comunità elettive con persone spiritualmente affini, nell’audace ambizione di “cambiare la vita”.

L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (1935-1941)

Autore: Chiara Pasanisi

L’Archivio Storico dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica custodisce un ingente patrimonio documentario che consente di indagare le forme, i modelli e l’organizzazione del sistema pedagogico che la Scuola promosse a partire dalla riforma sollecitata da Silvio d’Amico. Il periodo qui documentato è compreso tra il 1935, anno di nascita della Scuola, e il 1941, anno del discioglimento della Compagnia dell’Accademia, in cui debuttarono gli allievi attori e registi diplomatisi nei primi corsi. I loro nomi, nella maggior parte dei casi, non sono noti. In modo particolare, si è impresso nella memoria, e negli studi storiografici, quello di Orazio Costa (1911-1999), così come Ave Ninchi (1915-1997) occupa un posto di primo piano nell’immaginario collettivo. La ricostruzione e l’analisi di alcune delle esperienze con cui si misurarono gli allievi e le allieve della neo-nata Accademia – i saggi, i viaggi di istruzione in Europa, le prime tournée – delineano una microstoria. Singole esperienze di formazione, nascenti percorsi artistici finora poco conosciuti e spettacoli di “sperimentazione” inscenati in un piccolo teatrino, riuscirono a influenzare i...

Patografie: voci, corpi, trame

Autore: Mariarosa Loddo

Comparse alla fine del Novecento, le patografie dischiudono un’esperienza autobiografica di malattia attraverso una narrazione scritta. Malgrado le medical humanities si siano interessate ai memoir della malattia, in Italia manca una focalizzazione critica e teorica su questo tipo di testi. Il presente libro si propone di colmare tale lacuna introducendo la narrativa patografica da una prospettiva primariamente letteraria, analizzandone la natura e il funzionamento testuali e facendo il punto sugli studi esteri dedicati alle scritture della malattia. Attraverso un approccio comparatistico che prende in esame narrazioni in lingua tedesca, inglese e francese, oltre agli esempi italiani, la patografia viene indagata come oggetto letterario, rappresentativo di modalità espressive caratteristiche della narrativa contemporanea e atto a stimolare proficue teorizzazioni sulle possibilità del linguaggio, sull’etica della scrittura e sulla partecipazione del lettore.

Primavera rumorosa

Autore: AA. VV.

Nel lontano 1962 Rachel Carson denunciava per la prima volta i pericoli dell’eccessivo e sregolato sfruttamento dell’ambiente nel suo lungimirante Primavera silenziosa. Oggi più che mai l’urgenza di una consapevolezza ecologica informa la ricerca umanistica e scientifica a livello globale. Partita dagli studi letterari, l’ecocritica è stata recentemente declinata in un numero sempre maggiore di settori del sapere. In questo volume gli autori propongono originali riflessioni sul rapporto tra cultura, storia e ambiente in un’ottica multidisciplinare. Per indagare cosa ci possa dire di nuovo l’ecocritica sul mondo in cui viviamo, sulle sue rappresentazioni e sul rapporto che con esso intessiamo, il libro rilegge in chiave ambientalista figure come lo scrittore britannico W. Somerset Maugham, lo scienziato ottocentesco Quirico Filopanti, ammirato da Garibaldi, il disaster movie americano, la chanson engagée in Francia, la didattica in Italia e in Europa, nonché l’attuale e la possibile futura giurisprudenza in materia.

Religioni & Media

Autore: AA. VV.

Con l’impegno a essere più preparati a confrontarci con le credenze altrui e avere più strumenti per capire il nostro rapporto con le “realtà religiose”, questo libro, nella sua prima parte, si rivolge a non specialisti per provare a suggerire come non sia affatto facile parlare “non religiosamente” di religione. Non è facile e tuttavia è urgente. Sono così offerte rapide ricognizioni sul concetto stesso di “religione” e su quello di “sacro”, sulla possibilità di uno studio laico e scientifico. Nella seconda parte del libro, a partire da casi di studio, si è cercato di approfondire il rapporto tra media e religioni andando oltre al solo reperimento di temi e immaginari religiosi presenti nei mezzi di comunicazione. Dal momento che questi ultimi sono produttori in se stessi di immaginario, dal momento che l’esperienza che facciamo dei nuovi media – pervasivi, avvolgenti e ontofanici come non mai – è per molti aspetti sempre più religiosa, diventa forse opportuno provare a leggere la contemporaneità non col passato, ma al contrario sforzarsi di vedere tutto con uno sguardo nuovo. Ed è quindi evidente come il tema “religioni e media” ci spinga...

Non ci sono demoni

Autore: Mattia Cravero

Auschwitz, 21 o 22 luglio 1944. Un laboratorio. Due uomini parlano di chimica in tedesco, si chiedono entrambi se quello che hanno davanti è un uomo. Così Primo Levi racconta, nel suo libro più famoso, il suo esame con il Doktor Pannwitz. E per dire l’orrore, affinché gli altri possano comprendere, nell’intreccio di testimonianza e racconto evoca due figure mitiche, due antichi demoni: la Sfinge di Edipo e il Minosse di Dante. Ma non ci sono demoni: “gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro, ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa, la strada dell’ossequio e del consenso, che è senza ritorno”. Questo lavoro sonda il rapporto di Levi con i classici e ne scopre il talento di scrittore e ri-scrittore, maestro nell’appropriarsi di archetipi e modelli altrui, adoperandoli come dispositivo narrativo e intertestuale non soltanto nella testimonianza ma anche nella sua intera opera.

Hard Core: istruzioni per l’uso

Autore: Pietro Adamo

La pornografia continua a impattare sulla società occidentale con forza inusitata. È dalla fine degli anni ’60, quando è diventata di massa, che tocca, influenza e persino modifica i comportamenti sessuali, le relazioni di genere, l’immaginario erotico nel suo complesso. Per questi motivi se ne sono interessati miriadi di studiosi, producendo una bibliografia immensa. Pietro Adamo, uno dei veterani italiani dei “Porn Studies”, polemizza con lo stile di tali saggi, del tutto ignari delle pratiche sociali e culturali che fanno della pornografia un genere popolare di grande consumo. Leggendo l’hard core all’incrocio tra l’istanza di emancipazione sessuale dalla morale tradizionale che lo ha ispirato, sin dai suoi esordi a inizio ’500, e la sua inerente sessuopolitica, tarata sull’occhio maschile e orientata alla subordinazione femminile, Adamo scende negli inferi del porno “vero”, discutendo tendenze e scuole, assetti produttivi e autori, presenza e assenza della donna, passando dai primi filmini in Super8 ai successi sul grande schermo, dall’avvento della videocassetta all’affermazione dell’hard in rete, scavando nelle sue motivazioni, nelle sue...

Studi sul qui

Autore: AA. VV.

Questo libro è la presentazione di una pratica, che dà conto di un’esperienza di lavoro e di ricerca concreta, vissuta personalmente dagli autori. Non si tratta di un contributo teorico, non è una rassegna bibliografica e non lo vuole essere. Il libro nasce dall’esperienza della residenza di ricerca realizzata a Jovençan, in Valle d’Aosta, tra 3 e il 7 settembre 2019, durante la quale un gruppo composto da artisti e ricercatori ha lavorato alla costruzione di una mappatura profonda del luogo e della comunità. Gli stessi partecipanti alla “residenza” hanno rielaborato le loro esperienze nei contributi. Il volume fi ssa lo stato di avanzamento di un progetto ancora in corso e di un processo aperto a attività e esperienze future. È il racconto della “Stagione 1” del progetto “Studi sul Qui”, destinato, nelle intenzioni degli autori, a proseguire ed evolvere. www.studisulqui.it

Imparare a resistere

Autore: Raffaele Mantegazza

Sono tanti gli aspetti della realtà ai quali occorre saper resistere: abbiamo bisogno di una resistenza al dolore, all’annientamento, agli abusi di potere, al senso di nullità che spesso pervade l’essere umano. Questo libro parte dall’ipotesi che la capacità di resistere possa essere appresa, educata e insegnata. Le esperienze di resistenza al dominio (in particolare a quello nazifascista) e a ogni forma diretta o indiretta di annientamento dell’umano vengono ripercorse per fondare una teoria dell’educazione che, attraverso la resistenza, porti alla creazione di esseri umani che lottano per la felicità di tutti e che in questa lotta trovano la loro più profonda realizzazione.

Comunità, spazio, monumento

Autore: Emanuele Rinaldo Meschini

Lo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana ha aperto la strada a nuovi quesiti che riguardano la rappresentazione dello spazio pubblico e l’emergere delle sue nuove comunità. Questo nuovo approccio organico ai temi della città si è dimostrato essere un fertile campo di sperimentazione per una serie di interventi artistici sempre più attenti alla dimensione del sociale. In Italia sono diversi gli artisti che, a partire da una pratica relazionale, hanno iniziato a cimentarsi con queste nuove urgenze ridefinendo le modalità d’intervento nella sfera urbana e civile attraverso l’introduzione nel campo artistico di soft skills quali ascolto, mediazione e comunicazione. Da un punto di vista critico artistico la corrente che ha maggiormente rappresentato questa modalità è stata la socially engaged art e il testo, pertanto, si propone di rintracciare differenze e analogie nelle pratiche italiane a partire dagli anni 2000, soprattutto, rispetto alle prime operazioni statunitensi di inizio anni ’90.

La bolla olimpica

Autore: Silvio La Corte

Da Messico ’68 con la strage di Piazza delle tre Culture alle morti per doping, dagli “sfrattati” delle favelas ai “saccheggi” ambientali: in ognuna delle edizioni della storia recente, la bandiera a cinque cerchi ha lasciato una scia di povertà e ipocrisia, a Rio come a Londra, ad Atene come a Torino. Ma i cittadini reagiscono: dalle Olimpiadi di Denver ’72 in avanti, tantissimi referendum hanno respinto i tentativi di candidatura forzata promossi da sindaci e governatori. Homeless, movimenti ambientalisti, giovani e imprenditori lungimiranti insieme hanno saputo modificare scelte che sembravano irreversibili. Attraverso una ventina di contributi qualificati e diverse interviste, Silvio La Corte restituisce la voce a coloro che si sono opposti a questa corsa sfrenata senza vincitori, ma solo con vinti.

Italian Pop

Autore: AA. VV.

Negli anni Cinquanta e Sessanta si assiste in Italia a una significativa trasformazione del panorama mass-mediale che ha nella musica (in modo particolare popular) una delle forze motrici. Il volume prende in esame, in una prospettiva multidisciplinare, le forme e le modalità di questo mutamento di panorama, ponendo attenzione da un lato ai media, dall’altro ai contenuti e ai modelli comunicativi veicolati dalla musica. Vengono così affrontati, attraverso ricostruzioni di scenario e studi di caso, i processi di mediatizzazione, il mutamento tecnologico, i nuovi modelli comunicativi e performativi rappresentati dai cantanti (maschili e femminili), come pure l’emergere della categoria dei giovani (sia tra i cantanti sia tra il pubblico). Parallelamente viene indagata l’evoluzione del gusto attraverso l’articolato rapporto con la tradizione melodica, ma anche tramite gli arrangiamenti e il fenomeno delle cover.

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