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«Meretrici sumptuose», sante, venturiere e cortigiane

Autore: Monica Biasiolo , Antonella Mauri , Laura Nieddu

Disprezzata e derisa, ma idolatrata nella sua funzione sacra, la prostituta attraversa epoche e luoghi della storia lasciando tracce indelebili della sua esistenza. La sua figura emerge con forza in molte opere letterarie e altre declinazioni artistiche, facendo sopravvivere, in una continua metamorfosi, la sua costante presenza nella memoria collettiva. Il presente volume, che raccoglie contributi di studiosi italiani e stranieri, riflette in maniera caleidoscopica e con l’aiuto di esempi scelti il suo ruolo e il modo in cui è stata rappresentata. L’indagine prende anche in considerazione il fenomeno della prostituzione maschile.

Il critico e l'attore

Autore: Orecchia Donatella

Numero di pagine: 402

In quarant’anni di ininterrotta attività, Silvio d’Amico ha influenzato la scena italiana del Novecento come pochi altri uomini di teatro hanno saputo fare. A partire dai suoi esordi come critico ‘militante’ sulle pagine dell’«Idea Nazionale», ha perseguito con rara coerenza e costanza la sua battaglia per una scena rinnovata e contro il modello ottocentesco del Grande Attore e delle compagnie di giro. Per comprendere il suo percorso, culminato in una delle più resistenti egemonie culturali in campo teatrale che l’Italia del Novecento abbia conosciuto, è necessario porre in relazione la sua voce con le molte che hanno animato la vita culturale e teatrale italiana in particolare negli anni Venti e Trenta: innanzitutto gli attori (Zacconi, Novelli, la Melato, Ruggeri, la Galli, la Duse, Petrolini, la Abba, Tofano, la Pavlova); poi, i direttori di compagnia come Talli, i registi e teorici del teatro come Bragaglia; gli scrittori come Bontempelli e Pirandello e infine i critici di diversa formazione (Gobetti, Gramsci, Bertuetti, Praga, Simoni, e molti altri).

ITA-SUA ECCELLENZA SAN CARLINO

Autore: Edoardo 1856-1915 Boutet

Numero di pagine: 258

This work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it. This work was reproduced from the original artifact, and remains as true to the original work as possible. Therefore, you will see the original copyright references, library stamps (as most of these works have been housed in our most important libraries around the world), and other notations in the work. This work is in the public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work. As a reproduction of a historical artifact, this work may contain missing or blurred pages, poor pictures, errant marks, etc. Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.

Cronache letterarie

Autore: Luigi Capuana

La critica letteraria non è una funzione, o meglio una carriera tra noi: è una esercitazione casuale, capriccio di un momento, spesso atto di compiacenza verso un autore, concessione all’entusiasmo passeggero per un poeta o romanziere in voga, per un principio d’arte che la moda mette in evidenza e che interessa realmente con la sua elevatezza e con gli eccessi. (Capuana, Cronache letterarie, citazione, p. 166)

Luigi Capuana: Experimental Fiction and Cultural Mediation in Post-Risorgimento Italy

Autore: Annamaria Pagliaro , Brian Zuccala

Numero di pagine: 322

Luigi Capuana: Experimental Fiction and Cultural Mediation in Post-Risorgimento Italy. The studies in this collection revisit established critical positions which confine Luigi Capuana’s work within the orbits of Naturalism and Positivism. A variety of theoretical readings in the volume investigate how the author’s experimentalism and eclectic interests respond to positivist ideology, the limitations of scientific practices, and the conflicts and anxieties of the fin de siècle which arise from a change in intellectual attitudes towards new ways of interpreting reality. The volume’s three sections focus on cultural mediation and the construction of socio-literary identities, gender representation and metaliterature, and on the author’s experimentation with the natural, supernatural and fantastic. Each section illustrates how the search for the new and experimentalism constitute driving forces in the author’s artistic investigation and production, making his work an important source for a new reading of the fin de siècle’s epistemological revision.

Sergio Tofano e il surrealismo all'italiana

Autore: Pamela Michelis

Numero di pagine: 256

Tofano ha rappresentato la possibilità per l’Italia di avere una forma di surrealismo non ufficiale, una sorta di parasurrealismo a livello di recitazione, di scrittura e di disegno, non solo con lui come esponente, ma anche con altri autori in parte a egli collegati. L’intento è dimostrare l’esistenza in Italia di un nutrito gruppo di artisti che partendo dall’esperienza dell’avanguardia del Surrealismo e unitamente ad alcuni influssi del Futurismo italiano hanno sviluppato opere che più si accostano alla sensibilità francese, che pare invece non essere mai giunta in Italia, neanche ufficiosamente. Per questo, oltre a Sergio Tofano dedicheremo delle pagine al Teatro degli Indipendenti e ai fratelli Bragaglia che lo fondarono e che portarono avanti un discorso sull’avanguardia molto particolare.

Una periferia del moderno. Vescovi e secolarizzazione in Sicilia: le conferenze episcopali regionali (1891-1920)

Autore: Antonino Teramo

Numero di pagine: 282

Il lavoro affronta un nodo fondamentale della storia della chiesa siciliana contemporanea, che già da tempo e da più parti avverte l'esigenza di studiare in modo approfondito la documentazione relativa alle conferenze episcopali regionali tenute dai vescovi nell'isola a partire dal 1891. Il punto centrale è l’avanzare del processo di secolarizzazione, inteso come estromissione della religione da ogni ambito della vita sociale, analizzato attraverso l’azione collettiva dei suoi prelati. Emerge, così, un quadro complesso della società isolana tra fine Ottocento e primo ventennio del Novecento, e ancora una Chiesa siciliana che sulla scia del magistero dei pontefici e conscia delle problematiche locali, tenta di fronteggiare le sfide e i cambiamenti epocali posti in campo dalla modernità.

Gramsci reloaded

Autore: Antonio Gramsci , a cura di Fausto Colombo

Numero di pagine: 288

In questo volume antologico i brani essenziali dei "Quaderni dal carcere" vengono raccolti e riorganizzati secondo una nuova interpretazione del pensiero gramsciano, provocatoriamente sganciato dalle letture del marxismo ortodosso e riportato alla sua dimensione schiettamente in-attuale, anche alla luce delle influenze che esso ha saputo esercitare in tutto il mondo. Nelle strette della sua prigionia, Antonio Gramsci, giorno dopo giorno, riga dopo riga, scrive una lunga serie di note, analisi, saggi brevissimi, spesso parziali, su cui torna in qualche caso a più riprese. La sua lotta per sopravvivere, intellettualmente e materialmente, lo porta così a dare vita ai Quaderni dal carcere, uno dei grandi testi del Novecento, incompiuto come L’uomo senza qualità di Musil o la Ricerca proustiana, come le ricerche filosofiche di Wittgenstein o la prosa aforismatica di Bloch. In quest’opera Gramsci ingaggia un corpo a corpo con i paradossi della cultura popolare e del ruolo degli intellettuali, e lancia un prezioso messaggio di dissidenza morale e politica. Nel dopoguerra, ben dopo la morte del suo autore, i Quaderni si costituiscono come una coscienza instancabile e molesta, che...

Come il mare io ti parlo

Autore: Eleonora Duse , Gabriele D'Annunzio

Numero di pagine: 1407

“Vedo il sole”, scrisse Eleonora Duse nel primo biglietto per Gabriele d’Annunzio, e parlava di lui, che definirà il loro incontro “un incantesimo solare”. Senza saperlo, ma forse lui sì, il loro amore inaugurò il divismo moderno e alimentò le cronache mondane per anni. I detrattori hanno sostenuto che non fu un vero amore. La questione è più complessa. Il loro, semmai, fu un incontro di reciproco interesse. Il connubio artistico con la più celebrata attrice del tempo avrebbe permesso a Gabriele di avvicinare il pubblico ai suoi miti e alla sua poesia. A lei premeva rinnovare il suo repertorio e legare la propria arte a testi che fossero “suoi” e soltanto suoi. E per di più cadde fulminata dal grande seduttore che, pur amandola, finì per stancarsene, come sempre. Fu un grande amore? Sì, e questo libro – che ho visto crescere insieme agli studi di Franca Minnucci negli Archivi del Vittoriale degli Italiani – lo racconta con le stesse parole della grande attrice. Quasi tutte le lettere di lui sono andate distrutte, ma se ne salva una del 17 luglio 1904, poco dopo la fine della loro storia, che le riassume tutte: “Il bisogno imperioso della vita violenta ...

Carmelo Bene: fonti della poetica

Autore: Leonardo Mancini

All’apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz’altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall’altro, fu l’esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell’attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l’ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall’attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica.

Il teatro all’antica italiana

Autore: Sergio Tofano

Numero di pagine: 227

I titoli, a volte, ingannano. Tanto più quando alludono a qualcosa di cui si è del tutto persa la memoria, come il teatro dei primi decenni del Novecento. Sergio Tofano, che ne è stato un grande protagonista – in veste di attore e poi di scenografo, commediografo, capocomico e regista –, riesce infatti, miracolosamente, a trasformarlo in oggetto non già di uno studio tecnico e solenne, ma di una rievocazione affabile e appassionata, sapiente e arguta, appena attraversata da uno spiffero di nostalgia. Una rievocazione che del teatro d'anteguerra ci fa conoscere dall'interno non solo gli incantevoli e spesso ignoti protagonisti (direttori di compagnia, gigioni e mattatori, caratteristi, importatori, suggeritori e portaceste), ma l'intero sistema di lavoro e l'esistenza più intima: i copioni acquistati in Francia e tradotti con tanta fretta e imperizia da pullulare di dialoghi del tipo: «È scappato un ladro», «Ritenetelo, ritenetelo!»; i repertori dove si mescolano senza alcun intento programmatico D’Annunzio e Feydeau, Sardou e Ibsen, Čechov e Nino Berrini, teatro classico e digestivo, tragedia e Grand-Guignol; la voce di velluto di certe attrici, una recitazione in ...

Il giovane Strehler

Autore: Clarissa Egle Mambrini

Numero di pagine: 366

Il nome di Giorgio Strehler, ritenuto il Regista per antonomasia, è abitualmente associato al Piccolo Teatro, fondato nel 1947, e alla città di Milano. Il suo esordio alla regia, però, avvenne prima, durante la guerra, con due spettacoli rappresentati a Novara. Riscoprire quegli eventi, indagarne le origini e le conseguenze e analizzarne il contesto diventa l’occasione per approfondire un periodo umano e professionale poco conosciuto dell’artista triestino – allora attivo anche come attore e teorico teatrale – nonché la vita culturale di Novara e di Milano e la realtà teatrale italiana della prima metà del Novecento, fra tradizioni dure a morire e novità che faticavano a radicarsi. Con questo libro, anche attraverso documenti riportati alla luce dopo un lungo oblio e grazie ad un nutrito apparato iconografico, si intende valorizzare il breve ma significativo legame fra Strehler e la città piemontese, che fu l’inizio promettente di una lunga carriera.

Luigi Rasi

Autore: Leonardo Mancini

Numero di pagine: 254

Teatro, letteratura e ricerca si intrecciano indissolubilmente nell’opera e nella vita di Luigi Rasi (1852-1918), direttore della Regia Scuola di Recitazione di Firenze e ultimo esponente di un’illustre tradizione ottocentesca di insegnamento della declamazione come disciplina principe della scena. Figura ibrida di attore, studioso e docente, dotato di una vasta cultura, Rasi seppe attraversare i confini tra le arti, in dialogo con le istanze del suo tempo e in una prospettiva europea. La sua concezione della scena fu in grado di coniugare la storia con la sperimentazione: entro questo contesto egli concepì la formazione teatrale come un tassello fondamentale di un più ampio progetto di riforma del teatro italiano e del suo rapporto con la società, dai cui semi fecondi sarebbero scaturiti frutti anche nei decenni successivi del Novecento. Grazie anche alla valorizzazione di materiali e di carteggi inediti, il volume ricostruisce in una prospettiva unitaria la fi gura e l’attività di Rasi e ne spiega il contributo determinante, lungo direzioni inedite, alla storia del teatro.

Più che l'amore

Autore: Annamaria Andreoli

Numero di pagine: 384

Venezia 1894. Un incontro fortuito. 36 anni lei, 31 lui. Duse e d'Annunzio attraverseranno insieme 10 burrascosi anni. Un breve tratto, ma per entrambi capitale: sia perché, col tempo, il Vate si sarebbe ravveduto, rimpiangendola; sia perché quella con d'Annunzio è la sola convivenza della Diva che, sul viale del tramonto, parrà prediligere la compagnia di giovani donne. Questo narra la vulgata confermata da oltre un secolo. Se corrispondono al vero passione, tradimenti e umiliazioni, sono da ribaltare i ruoli: fu lui la vittima e lei il carnefice. È quanto emerge dai numerosi documenti, sottoposti a nuovo esame con un'avvertenza: a varare la favola dei divi amanti fu Gabriele per suo tornaconto.

Popoli d'Italia e coscienza nazionale

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 434

In questo volume è raccolta una selezione di scritti sull'Unità d'Italia, scelti in base a nove argomenti che costituiscono altrettante sezioni: La prima sezione è intitolata La Vigilia e contiene le lettere alla stampa estera di Daniele Manin; la seconda sezione è dedicata al periodo dopo la Pace di Villafranca e contiene due scritti di due grandi scrittori, Nievo e Verga. La terza sezione è dedicata a I Protagonisti e contiene scritti su Mazzini,Garibaldi,Cavour, Gioberti, Cattaneo, Ferrari. La quarta sezione è dedicata ai problemi dell'Italia unità (L'Italia imperfetta) e contiene scritti di Ferrari, Cattaneo, Paleocapa, Proudhon, Papini, Pio X e Croce. La quinta sezione è dedicata alle autonomie locali e contiene scritti del Consiglio Straordinario di Stato per la Sicilia, di Wollemborg,Matteotti e De Rosa. La sesta sezione tratta il tema della La questione Meridionale. Contiene scritti di Romeo, Fortunato,Nitti, Sturzo, Gramsci e Saraceno. La settima sezione è dedicata a La lingua come cemento dell'Unità. Contiene scritti di Alfieri, De Mauro e Ferrero. L'ottava sezione è dedicata alla cosiddetta Nuova Italia secondo alcuni responsabile di aver portato il Paese...

L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (1935-1941)

Autore: Chiara Pasanisi

L’Archivio Storico dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica custodisce un ingente patrimonio documentario che consente di indagare le forme, i modelli e l’organizzazione del sistema pedagogico che la Scuola promosse a partire dalla riforma sollecitata da Silvio d’Amico. Il periodo qui documentato è compreso tra il 1935, anno di nascita della Scuola, e il 1941, anno del discioglimento della Compagnia dell’Accademia, in cui debuttarono gli allievi attori e registi diplomatisi nei primi corsi. I loro nomi, nella maggior parte dei casi, non sono noti. In modo particolare, si è impresso nella memoria, e negli studi storiografici, quello di Orazio Costa (1911-1999), così come Ave Ninchi (1915-1997) occupa un posto di primo piano nell’immaginario collettivo. La ricostruzione e l’analisi di alcune delle esperienze con cui si misurarono gli allievi e le allieve della neo-nata Accademia – i saggi, i viaggi di istruzione in Europa, le prime tournée – delineano una microstoria. Singole esperienze di formazione, nascenti percorsi artistici finora poco conosciuti e spettacoli di “sperimentazione” inscenati in un piccolo teatrino, riuscirono a influenzare i...

Tradizioni popolari di Napoli

Autore: Claudio Corvino

Numero di pagine: 352

Usanze, curiosità, riti e misteri di una città dai mille colori Un affascinante viaggio nella tradizione napoletana e nella sua continua trasformazione. Nessuna cultura è un'isola, e la stessa realtà è un flusso continuo, un fiume nel quale non ci si bagna mai due volte. Ciò che invece sembra immutabile sono i giudizi, i pregiudizi e gli stereotipi costruiti nei secoli sulla città, e ai quali talvolta i Napoletani finiscono con l'identificarsi: «sono napoletano perché canto, perché sono superstizioso, simpatico o al limite “filosofo”». Tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la vita concreta delle persone. Eppure la retorica della napoletanità funziona. Questo volume vuole osservarla, tentando di scardinare i luoghi comuni e inserire la cultura napoletana – le sue Tradizioni Popolari – in un più ampio e corretto ambito europeo. Mai come ora infatti è importante comprendere cosa siano le Tradizioni in una città che accoglie continuamente nuove culture e nuovi stili di vita. Una Napoli vera, tra tradizione e post-modernità Tra gli argomenti trattati: • il calendario rituale • sogni smorfiosi • storia e origine del lotto • nascere con una...

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