Que nous reste-t-il de D'Annunzio? Un nom familier, sans doute. Peut-être aussi le souvenir d'un grand consommateur de femmes. Ou celui d'un chantre effréné du combat nationaliste. On n'ignore pas non plus qu'il fut un écrivain prolifique. Ses romans mêlent avec raffinement l'esthétisme décadent au culte du surhomme. Le personnage était controversé et inventif. Au cours de sa longue carrière, il a côtoyé les plus grands auteurs de son temps; Pascoli, Carducci, Gide, Romain Rolland _ pour ne citer que ceux-là _ ont laissé des témoignages écrits de l'agacement teinté d'admiration qu'il suscitait. Il fut à la fois le témoin et l'un des acteurs les plus remuants des dernières années du XIXe siècle et du début du XXe. A ce titre, il ne peut laisser indifférents ni les historiens ni les littéraires. Pour retracer la vie de ce héros singulier, il fallait une étude rigoureuse et complète. C'est enfin ce que propose Paolo Alatri, universitaire, spécialiste du monde contemporain. Son portrait de D'Annunzio s'appuie sur les recherches et les analyses de tous ceux qui se sont intéressés de près à ce coryphée de la démesure. La biographie foisonne de...
I saggi di questo volume si concentrano sui percorsi che portano a scavalcare il labile confine che separa l’avversario dal nemico. Il tema riguarda il fenomeno della legittimazione, delegittimazione o rilegittimazione dello Stato, dedicando particolare attenzione alle cesure storiche come momenti decisivi nella ridefinizione del rapporto amico/nemico. Si sono scelti come campo di verifica analitica la Gran Bretagna dell’imperialismo liberale tardo-ottocentesco; l’Italia postunitaria, il colonialismo crispino, e poi la crisi dello Stato liberale e del fascismo; la Germania dell’impero bismarckiano e la repubblica di Weimar con l’attacco del partito hitleriano alle sue istituzioni, sino alle nuove impostazioni delle relazioni internazionali nella Società delle Nazioni.
Il 12 settembre 1919 un poeta, alla testa di duemila soldati ribelli, conquista una città senza sparare un colpo. Vi rimarrà oltre un anno, opponendosi alle maggiori potenze sotto gli occhi di un mondo ancora sconvolto dalla Grande Guerra. Lo scopo di Gabriele d'Annunzio e dei suoi legionari non era solo rivendicare l'italianità di Fiume: il Vate sognava di trasformare la sua «Impresa» in una rivoluzione globale contro l'ordine costituito, e nell'avveniristica Carta del Carnaro - una costituzione avanzatissima - teorizzò un governo della cosa pubblica lontano da quello dello Stato liberale, socialista, fascista. Per sedici mesi Fiume fu teatro di cospirazioni, feste, beffe, battaglie, amori, in un intreccio diplomatico e politico sospeso tra utopia e realtà. Militari, scrittori, aristocratici, industriali, femministe, sovversivi, politici, ragazzi fuggiti di casa componevano l'esercito del «Comandante», inconsapevoli di quanto avrebbero influenzato l'immaginario del Novecento. Nelle luci e nelle ombre dell'Impresa ritroviamo, a distanza di cento anni, molti aspetti del mondo di oggi: la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la...
Tra la ristrettezza mentale, la corruzione e le tensioni sociali del neonato regno d’Italia e la Belle époque parigina, tra la Grande guerra, i rivolgimenti europei e l’ascesa del fascismo e del nazismo, Gabriele d’Annunzio ha trascorso l’esistenza creando e alimentando il suo mito. Dagli amori esagerati alla ferocia dei discorsi pubblici, dai capolavori letterari all’impresa di Fiume, dalla corrispondenza col Duce fino all’esilio del Vittoriale, l’autrice rende giustizia a un personaggio complesso e contraddittorio, straordinariamente dotato come artista, carismatico, capace di amare in modo tenero e smodato ma spesso sgradevole, estremo, razzista. Tenendosi sempre lontana da fanatismi e giudizi sommari, mette in risalto le multiple personalità dannunziane e il fascino innegabile che il Vate esercitò su intere generazioni di italiani.
[English]:The city as a destination of the journey in his long evolution throughout history: a basic human need, an event aimed at knowledge, to education, to business and trade, military and religious conquests, but also related to redundancies for the achievement of mere physical or spiritual salvation. In the frame of one of the world's most celebrated historical city, the cradle of Greek antiquity, myth and beauty, travel timeless destination for culture and leisure, and today, more than ever, strongly tending to the conservation and development of their own identity, this collection of essays aims to provide, in the tradition of AISU studies, a further opportunity for reflection and exchange between the various disciplines related to urban history./ [Italiano]:La città come meta del viaggio nella sua lunga evoluzione nel corso della storia: un bisogno primario dell'uomo, un evento finalizzato alla conoscenza, all'istruzione, agli affari e agli scambi commerciali, alle conquiste militari o religiose, ma anche legato agli esodi per il conseguimento della mera salvezza fisica o spirituale. Nella cornice di una delle città storiche più celebrate al mondo, culla dell'antichità ...
D’Annunzio fu poeta, romanziere, drammaturgo, seduttore, aviatore, eroe di guerra, condottiero comandante a Fiume. È difficile immaginare il potere di attrazione esercitato da quest’uomo fisicamente anonimo, che si trasforma non appena esce nel gran mondo in compagnia di dandy famosi, offrendo il braccio alle nobildonne e alle vedette dell’epoca: Eleonora Duse, la marchesa Luisa Casati, Nathalie de Goloubeff, Romaine Brooks, Isadora Duncan, Consuelo de Saint-Exupéry, la principessa Abamelek, e numerose altre. «Nulla di un poeta, nulla di un artista. Lo si sarebbe detto un addetto d’ambasciata molto snob», commenta Romain Rolland, che lo frequenta per un certo periodo, e non lo amerà mai. Si fatica oggi a comprendere come D’Annunzio sia stato lo scrittore-personaggio più ricercato, più imitato, più invidiato della sua epoca. Ma lo fu. Dal più anziano Henry James ai contemporanei G.B. Shaw, Stefan George (che tradusse ammirevolmente i suoi primi versi in tedesco), Heinrich e Thomas Mann, Karl Kraus, Hugo von Hofmannsthal o Rudyard Kipling, fino ai più giovani Robert Musil, James Joyce, Wyndham Lewis, i fratelli Sitwell, D.H. Lawrence, Ezra Pound, Nikolaj...
Venezia 1894. Un incontro fortuito. 36 anni lei, 31 lui. Duse e d'Annunzio attraverseranno insieme 10 burrascosi anni. Un breve tratto, ma per entrambi capitale: sia perché, col tempo, il Vate si sarebbe ravveduto, rimpiangendola; sia perché quella con d'Annunzio è la sola convivenza della Diva che, sul viale del tramonto, parrà prediligere la compagnia di giovani donne. Questo narra la vulgata confermata da oltre un secolo. Se corrispondono al vero passione, tradimenti e umiliazioni, sono da ribaltare i ruoli: fu lui la vittima e lei il carnefice. È quanto emerge dai numerosi documenti, sottoposti a nuovo esame con un'avvertenza: a varare la favola dei divi amanti fu Gabriele per suo tornaconto.
Per quasi vent’anni Gabriele d’Annunzio comunicò con la sua cuoca per mezzo di una miriade di piccoli biglietti, inviati a ogni ora del giorno e della notte. Messaggi maliziosi, coloriti e affettuosi, indirizzati da d’Annunzio (o meglio dal “Padre Priore”, come spesso il poeta, nell’insolita corrispondenza, amava firmarsi) alla fedelissima Albina Lucarelli Becevello, alias “Suor Intingola”: l’unica donna con cui d’Annunzio visse in assoluta sintonia – e castità – dagli anni veneziani al buen retiro finale nello splendido Vittoriale di Gardone Riviera. Sono decine e decine i biglietti per Albina a cui il Vate ha affidato, in ogni momento della giornata, le sue imprevedibili richieste culinarie: costolette di vitello e frittata, cannelloni e patatine fritte, pernice fredda, biscotti e cioccolata, ma soprattutto uova sode, sicuramente l’alimento preferito da d’Annunzio, che ne andava così ghiotto da paragonarne gli effetti a quelli di una “estasi divina”. Salutista attentissimo alla forma fisica, oltre che raffinato gourmet – molto interessato alla genuinità e alla freschezza delle materie prime, ma anche a valorizzare, con intuizione...
La biografia di uno dei più grandi poeti italiani, quel Gabriele D'Annunzio osannato per i suoi versi, i suoi romanzi e i suoi drammi, ma spesso disprezzato per i molti lati oscuri, sia della sua vita pubblica che di quella privata.