Patria 1967-1977
Autore: Enrico Deaglio
Numero di pagine: 640
Nel 1967 Gianni Morandi canta "C’era un ragazzo che come me", De André "Via del Campo" e Luigi Tenco si spara un colpo di pistola al Festival di Sanremo: si sente nell’aria che qualcosa sta per succedere, e infatti comincia un decennio di rivoluzioni, conquiste, speranze, disamori e misteri. Ma che cosa è successo davvero in quel decennio che iniziò mezzo secolo fa? Restano parole ed espressioni strane e lontane – il “Sessantotto”, l’“autunno caldo”, gli “spaghetti in salsa cilena”, “il palazzo”, “io sono mia”, il “compromesso storico”, “i lama stanno in Tibet” – a ricordarci quanto tempo è passato e quanto è cambiato il nostro paese. Era la Prima Repubblica, quando la classe dirigente non si chiamava ancora casta e nel segreto, intanto, si preparavano bombe e colpi di stato. Anni in cui tutto un paese perse dolorosamente la propria innocenza, scoprendo quanto era feroce, dissimulatorio, reazionario il suo cuore di tenebra. La buona Italia in cui ancora viviamo – nella quale i cittadini hanno la mutua, il weekend e una bella serie di diritti – spesso dimentica che tutto questo lo portò quel decennio ormai rimosso, in cui, di sicuro,...