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Chopin

Autore: Piero De Martini

Numero di pagine: 140

1839, la dolce estate francese. Frédéric Chopin raggiunge George Sand a Nohant, nel Berry: per sette estati tornerà nella grande casa circondata da parchi e boschi, e lì comporrà alcune fra le sue opere più alte, più toccanti, come la Berceuse e la Barcarola.È una stagione, questa, luminosa e torbida, malinconica ed eccitante, percorsa da fitti intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio con l’incontro parigino tra la scrittrice e il compositore, prosegue con il loro sfortunato soggiorno a Maiorca – dove Chopin, ammalato, sperimenterà una visionarietà senza precedenti –, per arrivare ai pomeriggi e alle sere a Nohant, soli o circondati da un «piccolo mondo» di artisti con i quali conversare a lungo di musica e pittura, almeno fino a quando l’urgenza del comporre non costringe Chopin a chiudersi nella sua stanza e lì improvvisare, scrivere, cancellare e riscrivere. Ripercorrendo ognuno di questi passaggi, la narrazione di Piero De Martini, conoscitore quanto mai acuto della vita e dell’opera di Chopin, torna incessantemente a un interrogativo finora poco indagato: quanto la relazione con George Sand e la vita a Nohant influirono sulla sua arte?Le cure...

Chopin

Autore: Franz Liszt

Numero di pagine: 144

Scritto a pochi mesi dalia morte di Frédéric Chopin, questo libro non è una tradizionale biografia, ma un intenso esercizio di ammirazione, in cui l'affetto per l'uomo e il riconoscimento del genio convivono indissolubili. Franz Liszt - amico generoso, osservatore critico e interprete appassionato di Chopin - analizza con cura le radici polacche della sua musica, ricostruisce la storia d'amore con George Sand, racconta il tormentato rapporto con il pubblico e scandisce la cronaca dell'acuirsi della malattia, mentre la membrana che separa le passioni dell'anima dall'espressione artistica sembra farsi sempre più sottile. Ed è proprio l'identificazione romantica di arte e vita, incarnata all'estremo dal compositore polacco, che costituisce il cuore del libro. Attorno a questo centro pulsante, Liszt intreccia il filo dei ricordi e dissemina le sue profonde, divaganti riflessioni sulla musica e sul processo creativo. Con una prefazione di Michele Campanella, considerato uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani a livello internazionale.

Il pianoforte di Chopin

Autore: Paul Kildea

Numero di pagine: 140

Nel novembre 1838 da una cella della certosa abbandonata di Valldemossa, fra le montagne che circondano Palma di Maiorca, si diffondono le note di un «pianino». Non sono note qualsiasi: sono quelle che completeranno i ventiquattro Preludi di Frédéric Chopin, opera cardine del Romanticismo. Non è stato possibile trovare uno strumento migliore sull’isola, ma quel piccolo pianoforte, costruito da un artigiano locale, fatto di legno dolce, ferro, rame, feltro e avorio, avrà una grande vita. Abbandonato nella cella di Chopin per oltre settant’anni, acquistato nel 1913 da una donna intelligente e tenace – «una vecchia ebrea, pazza per la musica», come lei stessa si definiva –, la pianista e clavicembalista Wanda Landowska, il pianino viene confiscato dai nazisti, determinati ad appropriarsi del prestigio che Chopin e la sua musica rappresentano.Ma questa non è che una delle tante storie racchiuse nel Pianoforte di Chopin, insieme a quella di Chopin e George Sand, a quella di Wanda Landowska, a quella collettiva dell’Europa e degli Stati Uniti durante gli anni centrali del secolo scorso. Ma, soprattutto, insieme alla storia dei Preludi, narrata attraverso gli strumenti ...

Il volto brillante e raffinato del romanticismo

Autore: Clelia Rita Valanzuolo

Percorrendo le vite di un elegante notaio, di un romantico per eccellenza, di un poeta del pianoforte e di un acrobata della tastiera, ci si sente proiettati nel volto brillante e raffinato del romanticismo musicale; un periodo storico esposto attraverso questo saggio in maniera fluida, esauriente ma sintetica.

Chopin racconta Chopin

Autore: Piero Rattalino

Numero di pagine: 284

«Schumann recensì nel 1831 le mie Variazioni op. 2, quelle sul tema del Don Giovanni, in un modo, in un modo talmente, talmente… Giù il cappello, signori: un genio! Scrisse proprio così. Avevo diciassette anni, quando composi di getto quelle Variazioni.» Chopin, considerato dai contemporanei come un esponente eccellente di un settore minore della musica, quello del pianoforte, diventerà per i posteri uno tra i maggiori creatori in assoluto. A raccontarne la storia, nella forma della finzione letteraria, in questo libro sono Chopin stesso e coloro che lo incontrarono. La forma è romanzata, la sostanza, però, è solidissima dato che il maestro Rattalino è uno dei massimi esperti di pianismo e che al pianoforte il musicista polacco dedicò per intero la sua breve vita. Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica

Il pianoforte e i suoi virtuosi

Autore: Wilhelm Von Lenz

Numero di pagine: 208

Wilhelm von Lenz scrisse questo libro - ritratti di grandi pianisti compresi tra il saggio critica musicale, la memoria biografica e la letteratura d'ambiente - a celebrare, appena terminata, la grande rivoluzione dell'irrompere del piano sulla ribalta musicale e la breve meteora dei grandi virtuosi-compositori, alla Liszt, alla Mendelssohn, alla Chopin, alla Berlioz, che gli furono amici personali, alla Schumann, alla Brahms.

Spirto gentil

Autore: Luigi Giussani

Numero di pagine: 740

Spirto gentil è una profonda lettura della grande musica, guidata dalle personali riflessioni di don Giussani. Giussani imparò in famiglia a riconoscere nella musica una via privilegiata di percezione del bello come splendore del vero, capace di suscitare e tenere vivo il desiderio della "Bellezza infinita", riconoscendovi così una modalità eccezionale attraverso cui il Mistero parla al cuore dell'uomo. Trasmettere ai giovani e agli adulti questa esperienza tanto decisiva lo spinse a utilizzare sistematicamente l'ascolto della musica come strumento privilegiato per l'educazione. Così nacque la collana musicale dalla quale questo saggio prende il nome, fondata nel 1997, che per tredici anni propose una selezione di brani di eccezionale valore e un prezioso corpus di scritti dello stesso Giussani, ma anche di critici, musicologi e compositori, che viene qui presentato, per la prima volta, in un unico volume. Un percorso affascinante, suddiviso in tre parti - "i grandi maestri", "momenti di storia della Chiesa", "un popolo canta" -, che si snoda attraverso i secoli per valorizzare, secondo la grande tradizione cristiana, la vicenda umana racchiusa nelle più sincere espressioni...

Struggimento

Autore: J.D. Landis

Numero di pagine: 544

È il novembre del 1835 a Lipsia e Clara Wieck, che ha da poco compiuto sedici anni, sta accompagnando alla porta di casa sua Robert Schumann, venticinquenne ma già con la fama di genio della nuova musica presso la ristretta schiera dei musicisti per i quali compone. Clara è esausta, ha trascorso l’intera serata a suonare al piano una sonata in sol minore di Robert particolarmente difficile. Sull’ultimo gradino delle scale di casa, Robert deve sorreggerla per evitare che inciampi. Il gesto è delicato, ma la guancia di lui sfiora il collo di lei, il volto si perde tra i suoi capelli. Robert posa la bocca sulla bocca di lei e sente le labbra di Clara schiudersi, come mai avrebbe immaginato potessero fare. Clara lo attira a sé mentre le mani di lui le sfiorano il collo, le spalle, la schiena... Così comincia, in questo romanzo, la storia d’amore tra Clara Wieck e Robert Schumann, tra due, cioè, delle personalità più brillanti e ossessive del XIX secolo, una grande pianista e un geniale compositore che esprimono esemplarmente l’anima e le forme di un’epoca unica nella storia del vecchio Continente. Con la medesima intensità, come fossero, anzi, una sola e unica...

Fondamenti di pedagogia musicale

Autore: Carlo Delfrati

Numero di pagine: 440

«A cosa serve la musica, nella nostra vita di adulti, di giovani, di bambini? Per quali ragioni vogliamo che si insegni nelle scuole? Quale musica poi? Bach è uno dei valori indiscussi della nostra cultura, ma è lontano dagli interessi dei ragazzi; viceversa, la canzone è il loro pane quotidiano, ma sulla canzone si proiettano le ombre del condizionamento mercantile. E allora? Le domande si moltiplicano. Educarsi alla musica vuol dire imparare a scegliere, ascoltandola, o vuol dire farla, con la voce, con gli strumenti? Studiare musica implica che ci si confronti con tecniche e nozioni speciali: esercizi per le dita o per la laringe, solfeggi, armonizzazioni, classificazioni, cronistorie. Fino a che punto la loro pratica arricchisce la competenza musicale, da che punto diventa alienante? E insomma, che cosa rende efficace un insegnamento, che cosa lo rende inane, o addirittura controproducente? Sono solo alcune delle tante domande che si affacciano prima o poi a ogni consapevole educatore, docente, operatore culturale, uomo politico. Nel corso del mio lavoro di insegnante ho cercato di affrontarle come meglio potevo: sperimentando, leggendo o ascoltando ciò che ne dicevano...

Abbecedario di un pianista

Autore: Alfred Brendel

Numero di pagine: 96

«Questo libro è il distillato di quanto ho da dire, in tarda età, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative al mio mestiere» dichiara Alfred Brendel, che, scegliendo la forma dell’abbecedario musicale – da «Accento» a «Zarzuela» –, rivela ancora una volta la sua duplice natura di musicista e acuto saggista, oltre a confermare la sua predilezione per l’aforisma e il frammento. Chi lo conosce sa che nei suoi scritti profonde riflessioni sui problemi dell’interpretazione musicale si alternano a irresistibili aneddoti, considerazioni illuminanti sulla tecnica pianistica a sapide testimonianze sui rapporti ora idilliaci ora burrascosi con direttori d’orchestra e cantanti: e questo vademecum lo conferma. Qui tutto ruota intorno al pianoforte, «mobile dai denti bianchi e neri» che sotto le mani dell’interprete diviene «luogo di metamorfosi», unico strumento che consenta di «evocare la voce umana nel canto, il timbro di altri strumenti, l’orchestra, l’arcobaleno o l’armonia delle sfere». Gli appassionati troveranno dunque risposte originali agli interrogativi che il testo musicale pone all’interprete, e suggerimenti anche inconsueti sulla...

Ravel e l’anima delle cose

Autore: Enzo Restagno

Numero di pagine: 675

È la fine del 1937quando, ;il termine della rappresentazione di "Daphnis et Chloé". Maurice Ravel singhiozza: "I lo ancora tanta di quella musica in testa, non ho ancora detto nulla, ho ancora così tanto da dire...". Ravel non è più quello di un tempo, non è più in grado di esprimere tutto quello che dentro di lui chiede a gran voce di prendere forma. Mancano pochi giorni, poi la morte porrà fine alla disperazione. Freddo cultore della perfezione secondo i detrattori, compositore di magnifica invenzione musicale per gli estimatori, Ravel aveva trionfato sulle scene Francesi e d'oltreoceano. La gentilezza e il portamento avevano fatto di lui un perfetto dandy, il nitore della sua opera aveva allontanato dalla sua figura ogni sospetto di fatica creativa e complessità interiore. Eppure Maurice Ravel nascondeva in sé, e tuttora nasconde, qualità che solo la musica riesce a svelare. Affasscinato da quell'umanissimo processo di trasmissione grazie al quale il tatto, la vista e l'uso quotidiano infondono un'anima alle cose, Ravel aveva popolalo la sua musica di oggetti cui aveva dato voce. I meccanismi che si muovono nella bottega dell'orologiaio Torquemada nell'"Heure...

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