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Burocrazia

Autore: David Graeber

Numero di pagine: 217

Siamo sommersi dalle scartoffie. Bollette, multe, moduli per l’iscrizione in palestra: è l’età della burocratizzazione totale. Ma come ci siamo arrivati? Di solito si pensa che la deregolamentazione sia un cambiamento positivo: meno lungaggini e meno regole che soffocano l’innovazione, il commercio e l’iniziativa individuale. E invece le riforme volte alla liberalizzazione del mercato e alla riduzione della burocrazia incrementano esponenzialmente le norme da interpretare, i moduli da riempire e le code da sopportare.La cultura burocratico-aziendale, nata nel mondo della finanza americana degli anni settanta, haprogressivamente invaso gli uffici pubblici, le università, ogni ambito della vita quotidiana. Il potere pubblico si è alleato con l’interesse privato e si è fatto strumento di un sistema sempre più arbitrario, che usa la lingua della razionalità e dell’efficienza per nascondere obiettivi irrazionali: estrarre ricchezza per il profitto dei privati.Ma c’è un problema ulteriore: perché le regole ci attraggono? I rapporti burocratici – freddi, meccanici e impersonali – sono anche facili e prevedibili, e ci offrono l’opportunità unica di...

La burocrazia

Autore: Gianfranco Poggi

Numero di pagine: 192

È innegabile che la burocrazia ha avuto a volte degli effetti nefasti, tuttavia non bisogna dimenticare che è stata parte fondante della modernizzazione della società e dello Stato.

Storia Della Burocrazia Italiana

Autore: Luisa Cuccu

Numero di pagine: 103

In Italia alla data dell'unificazione nel 1861 non si possedeva ancora un vero e proprio apparato burocratico. Rispetto ad altre realtà europee che avevano realtà amministrative e istituzionali ben strutturate nei loro territori, al contrario l'Italia ne era priva. Ci vorranno diversi decenni per fare in modo che in Italia si formi una classe burocratica che si identifichi e si rappresenti in quanto tale e che venga riconosciuta dai cittadini. In una prima fase il numero dei burocrati sul territorio nazionale era piuttosto esiguo e per niente strutturato; vi era un distacco tra l'apparato burocratico-amministrativo e il cittadino medio, gli stessi impiegati lavoravano in comparti stagni comunicando tra loro solamente in maniera verticale. Un allargamento vero e proprio si avrà con Giolitti nei primi del Novecento, in cui si arriverà a parlare di elefantiasi burocratica. In questi anni l'amministrazione crebbe sia dal punto di vista numerico che dal punto di vista dei diritti sociali e di status sociale. In quanto a status sociale il livello massimo venne raggiunto ai tempi del fascismo, periodo in cui il burocrate diventò funzionale all'esistenza del fascismo stesso e alla...

Fannulloni si diventa

Autore: Giovanni Valotti

Numero di pagine: 192

Il giudice Borsellino era un dipendente pubblico, il professor Biagi anche, cos come gli uomini della scorta del giudice Falcone. E questi sono gli eroi. Enrico Fermi era un dipendente pubblico, cos come lo la maestra di mio figlio, che ha fatto un lavoro importantissimo e straordinario. E questi sono i campioni. Anche lŐimpiegato che ha accumulato centoventi giorni di assenza in un anno un dipendente pubblico, cos come lo quello che si fa timbrare il cartellino dal collega compiacente. E questi sono i fannulloni. Come possono convivere nelle organizzazioni pubbliche persone tanto diverse? Semplicemente, non possono. Il libro descrive, con ampi riferimenti alla realt, la situazione delle organizzazioni pubbliche e illustra alcune fondamentali proposte per il cambiamento delle stesse, nellŐambito del nuovo quadro di riforma del lavoro pubblico delineato dalla legge Brunetta (Legge delega 15/09). Un libro destinato a far discutere, che si inserisce a pieno nel dibattito sui fannulloni e le inefficienze della pubblica amministrazione, con una prospettiva per del tutto nuova, capace di superare gli stereotipi e, soprattutto, di concentrarsi sulle cose che si possono e si devono fare.

All'origine di una burocrazia moderna

Autore: Maria Rosaria Rescigno

Numero di pagine: 132

Il passaggio dal Decennio francese agli anni della seconda Restaurazione rappresenta un momento qualificante nella storia del Mezzogiorno. Strettamente connessa con il tema dello Stato, colto nei suoi tratti peculiari, la costruzione di una burocrazia moderna viene prendendo forma proprio a partire da quello snodo, contribuendo ad una maggiore articolazione del periodo borbonico. Al centro del volume è la struttura ministeriale delle Finanze, indagata focalizzando l’attenzione sul personale che ne faceva parte. Attraverso un’ampia ed inedita documentazione di archivio, combinata con un’altrettanto consistente documentazione bibliografica, in larga parte coeva, la ricerca incrocia temi diversi: dal piano dell’azione governativa a quello più specifico dell’istituzione, dal piano dell’individuo a quello del territorio. La crescita dell’amministrazione, che l’indagine porta allo scoperto, sembra incidere in più di un senso sul profilo della società meridionale, rinviando ad una dinamica dimensione statale. Sullo sfondo un territorio tutt’altro che inerte: lo Stato si conferma infatti come identificatore e classificatore di luoghi, anche attraverso un processo di...

Imprese e burocrazia. Come le piccole e micro imprese giudicano la Pubblica Amministrazione. Quinto Rapporto Nazionale 2010

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 194

365.819

In ostaggio della burocrazia. Come liberare la competitività di un territorio rappresentando gli interessi delle imprese e delle comunità.

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 191

1490.51

Burocrazia e fisco a Napoli tra XV e XVI secolo. La Camera della Sommaria e il Repertorium alphabeticum solutionum fiscalium Regni Siciliae Cisfretanae

Ma la burocrazia ha un’anima?

Autore: Giancarlo Ciullini

Numero di pagine: 188

Il titolo di questo racconto nasce dal desiderio di fornire in forma interlocutoria e discorsiva alcuni elementi di riflessione su un fenomeno che non dipende da una prescritta chiave di lettura istituzionale. La burocrazia non ha un’identità espressamente politica: la sua anima è del tutto autoreferenziale, perennemente agghindata, per rimanere tale, con un’apparente e imprescindibile neutralità. I modi, le forme e la diffusione territoriale dove questo servizio viene svolto sono infiniti, come costante rimane la caratteristica della moltitudine di soggetti che lo dirigono. Salvo lodevoli eccezioni non ha confini la loro mancanza di fantasia, di immaginazione e di scarso realismo contingente. Si tratta di una matrice culturale resa cronica, oltre che da interessi corporativi di categoria, soprattutto dalla scarsità di senso civico di gran parte dei cittadini italici di ogni censo. Consapevole che la semplice descrizione di un fenomeno cosi arido e astratto farebbe addormentare sul divano anche il più volonteroso lettore, ho voluto che le esemplificazioni da me vissute realmente fossero raccontate come la cronaca di un percorso turistico descritto da un cicerone che vuole ...

Imprese e burocrazia. Come le piccole e micro imprese giudicano la pubblica amministrazione. Settimo rapporto nazionale 2012

Autore: Annalisa Giachi

Numero di pagine: 152

Imprese e burocrazia. Ottavo Rapporto Nazionale 2013. Come le micro e piccole imprese giudicano la pubblica amministrazione

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 154

365.1054

Imprese e burocrazia. Ottavo Rapporto Nazionale 2013. Come le micro e piccole imprese giudicano la pubblica amministrazione

Autore: Giachi

Numero di pagine: 152

Oltre il potere e la burocrazia. L'immaginazione contro la violenza, l'ignoranza e la stupidità

Autore: David Graeber

Numero di pagine: 127

Imprese e burocrazia. Sesto Rapporto Nazionale 2011. Come le piccole e micro imprese giudicano la pubblica amministrazione

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 195

365.893

In ostaggio della burocrazia. Come liberare la competitività di un territorio rappresentando gli interessi delle imprese e delle comunità.

Autore: VV.

Numero di pagine: 192

Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli

Autore: Gian Antonio Stella

Numero di pagine: 192

“Sarebbero uno spasso, queste leggi, se, nella loro insensatezza logorroica, non pesassero come macigni sulla nostra vita” Anziani obbligati dall’Asl a pesare i pannoloni dopo l’uso. Cassazione alle prese con processi per lo sgocciolio di una camicia o la brucatina di un’asina. Miracolate a Lourdes alle quali è vietato rinunciare alla pensione d’invalidità. Porti collaudati ufficialmente dopo 36 anni. Cittadini vivi e vegeti che faticano a dimostrare di non essere morti dal 2008. Decreti attuativi mai fatti, al punto che Renzi ne ha ereditati un’enormità: 513. Ministeri che sbrigano ricorsi dopo 31 anni e intimano al ricorrente: risponda immediatamente. Dirigenti asserragliati nella trincea del burocratese e pagati in media il triplo che in Germania. Terremotati alle prese con 1109 leggi e leggine impossibili da rispettare. Norme surreali sui velocipedi “alti al massimo metri 2,20”, gli “effetti letterecci” o la pesca dei trichechi. Gian Antonio Stella racconta la burocrazia italiana. Un reportage spassoso e insieme inorridito sulle regole, i meccanismi, gli uomini, i deliri, gli sprechi e i privilegi più folli e offensivi di un mondo a parte che non...

È nato prima l'uomo o la carta bollata? Storie incredibili (ma vere) di una Repubblica fondata sulla burocrazia

Autore: Alfonso Celotto

Numero di pagine: 220

La Repubblica dei mandarini

Autore: Paolo Bracalini

Numero di pagine: 198

C’è il ristoratore multato per aver servito troppi spaghetti. Ci sono le 118 procedure da compilare per legge se si vuole aprire un’attività da estetista. C’è la famigerata «tassa sull'ombra», dovuta allo Stato per l’ombra che le tende dei negozi proiettano sul suolo pubblico, e la dichiarazione «peli di foca» per chi esporta un prodotto. C’è Equitalia con il suo «aggio», l’interesse praticato sulle temibili cartelle esattoriali, e le sue vittime. E poi l’Agenzia delle entrate con i premi per chi tartassa di più (spesso a torto). Ogni anno la burocrazia italiana costa 31 miliardi di euro: due punti di Pil persi in scartoffie e pratiche inutili. Si può dire che tutto manchi all'Italia, tranne le regole. Al contrario, i proverbiali lacci e lacciuoli, il groviglio di leggi - statali, regionali, provinciali, comunali - è così intricato che la giungla normativa italiana non ha paragoni in Europa e contribuisce all'indebolimento dei diritti dei «sudditi». I «mandarini», invece, comandano nell'ombra, con un potere enorme: nei ministeri, nella Ragioneria di Stato, nelle segrete stanze del Tesoro e del Quirinale, ma anche nei Tar che paralizzano il paese....

DISSERVIZIOPOLI LA DITTATURA DEI BUROCRATI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Inside Parliament. La burocrazia parlamentare nel Regno Unito e in alcuni ordinamenti di common-law. Profili di diritto comparato

Autore: Giulia Aravantinou Leonidi

Numero di pagine: 384

Burocrazia la Dittatura Dei Burocrati. Disserviziopoli l'Italia Dei Disservizi e Della Mala Amministrazione

Autore: Antonio GIANGRANDE

Numero di pagine: 670

OSSIA, IL CAOS ORGANIZZATO"Ognuno pensa che le disgrazie colpiscano solo gli altri, senza tener conto che gli altri siamo anche noi. Solo allora ci accorgiamo quanto il sistema non funzioni. Ma le istituzioni colluse, i media omertosi e i cittadini codardi fanno s� che nulla cambi. Gli amministratori pubblici nominino i loro collaboratori, rispondendone del loro operato. Ogni funzionario, pubblico o privato, addetto ad uno sportello aperto al pubblico, sia identificato con cartellino di riconoscimento. Il difensore civico obbligatorio presso ogni ente pubblico difenda i cittadini dagli sprechi o dagli abusi od omissioni amministrative, giudiziarie, sanitarie o di altre materie di interesse pubblico".di Antonio Giangrande

La burocrazia statale in Italia

Autore: Istituto per la scienza dell'amministrazione pubblica. Dipartimento di diritto amministrativo

Numero di pagine: 265

Il tramonto della Curia nepotista

Autore: Antonio Menniti Ippolito

Numero di pagine: 201

Il volume tratta dell’ultima, più lunga e più complessa fase del nepotismo papale. Nella seconda metà del XVI secolo il nepotismo si trasforma e si istituzionalizza. Ai consanguinei dei papi è ormai interdetta, tra l’altro, la possibilità di divenire principi territoriali, ma viene dato loro modo di assistere direttamente il pontefice nella gestione degli affari della Sede apostolica. Il cardinal nipote diviene il perno dell’attività curiale e il più significativo dei titoli che gli vengono stabilmente attribuiti è quello di Sovrintendente dello Stato ecclesiastico. Per quanto “utile” o, per lo meno, funzionale, la presenza in Curia del nipote e degli altri parenti si rivela onerosissima per le casse pubbliche, oltre che fonte di scandalo, ma il tentativo di abolire il fenomeno si trascina per più di un secolo. Solo verso la fine del Seicento si comincia ad intravedere nella figura del Segretario di Stato il possibile sostituto del cardinal nipote e si creano le condizioni per l’emanazione, da parte di Innocenzo XII, della bolla di soppressione del nepotismo. Ma altro tempo dovrà scorrere prima che gli aspetti più evidenti della pratica scompaiano...

I donchisciotte del tavolino

Autore: Isabella Zanni Rosiello

Numero di pagine: 193

Personaggi, comportamenti, rituali, stereotipi che hanno caratterizzato ambienti impiegatizi otto-novecenteschi non sono a tutt’oggi completamente scomparsi. è quanto sembra volerci dire Isabella Zanni Rosiello, che ha puntato lo sguardo su coloro che, addetti a monotone attività di scrittura, sono rimasti anonimi impiegati senza volto o “donchisciotte del tavolino”. Ma come fare la storia di chi sembra non avere storia? L’autrice si è servita di opere di scrittori più e meno noti, come Carlo Montella, Emilio de Marchi e Piero Jahier, e di film di successo, come Le miserie del signor Travet e Policarpo ufficiale di scrittura di Mario Soldati. Per la prima volta letti attraverso la lente storica offrono interessanti e inediti squarci di vita quotidiana in ufficio e a casa. Questo libro è un invito a storici e a letterati a ripensare ai rapporti tra storiografia e fonti, a possibili sconfinamenti tra la storia e altre discipline umanistiche, a eventuali relazioni/distinzioni tra letteratura, cinema e storiografia e tra narrazioni storiografiche e narrazioni di finzione. è anche un invito a quanti hanno avuto a che fare, per una qualche ragione, col mondo della...

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