La Puglia dei polacchi
Autore: Gianluca Vernole , Zaneta Nawrot
Numero di pagine: 364Pubblicato dalla Aletti Editore
Pubblicato dalla Aletti Editore
“Gli uomini hanno i viaggi, le donne hanno gli amanti.” Se André Malraux avesse conosciuto meglio alcune delle protagoniste di queste pagine, forse non si sarebbe azzardato a liquidare così le passioni femminili. Perché spesso quelle storie d’amore sono il motore nascosto di grandi eventi storici. Soprattutto se a innamorarsi sono donne che hanno avuto un ruolo importante nello spionaggio del Novecento. Alcune hanno iniziato a collaborare con i servizi segreti per spirito d’avventura e patriottismo, altre perché non avrebbero potuto fare diversamente, e sono partite contro tutto e tutti gettandosi con un paracadute come Krystina Skarbek o resistendo alle più atroci torture come Odette Brailly. La più famosa è Mata Hari, la più insospettabile Joséphine Baker, mogli infelici e collezioniste di amanti, l’una giustiziata come doppiogiochista, l’altra convinta collaboratrice della sua patria d’elezione, la Francia. E come loro Gertrude Bell, archeologa, scrittrice e agente segreto in Medio Oriente durante la Grande Guerra. E ancora Violette Morris, campionessa sportiva francese, bisessuale, che lavorò per la Germania, o la bellissima attrice austriaca Hedy...
Due studenti universitari, Marco e Fabio, si recano nella tenuta di Don Ferrante nel foggiano per lavorare alla raccolta dei pomodori. La scelta è frutto della scommessa fatta da Marco con il padre, che lo accusa di essere un incapace. I due, inizialmente disorientati dalle maniere brusche di vari capetti al soldo del padrone, conoscono varie persone, fra cui Ewa e Pawel, due polacchi, e Hussain Nke Nbome, un giovane africano che vuole guidare una rivolta contro le condizioni di sfruttamento cui sono sottoposti i lavoratori. Per loro, gli unici italiani nella zona, le condizioni sembrano essere apparentemente migliori, ma dopo alcuni giorni Marco e Fabio si renderanno conto di essere anche loro prigionieri dell’azienda e di non poter comunicare con l’esterno… La vicenda narrata in Uno. Inferno trae spunto da fatti realmente accaduti nel foggiano, nei primi anni del Duemila, tra cui la scomparsa di ben centodiciannove lavoratori stranieri, soprattutto polacchi. La struttura profonda del lavoro è costituita dalla Divina Commedia. Dietro i personaggi attuali si possono intravedere Dante, Virgilio, Farinata, Capaneo, Ulisse, il conte Ugolino, i diavoli e varie figure...
La dinamica rivoluzionaria che accompagna gli avvenimenti del 1989-1991 modifica il paradigma stesso della rivoluzione per come era conosciuto e vissuto fino ad allora. Marcello Flores A trent’anni dal crollo del comunismo in Europa orientale e in Russia, riproponiamo questo lavoro di Marcello Flores già uscito nel 2011, ormai introvabile. Flores ripercorre, e discute criticamente, le tappe essenziali di un evento che ha ridisegnato radicalmente la mappa geopolitica e culturale del nostro tempo. Il grande merito di questo studio è di riportare al centro dell’analisi il processo storico che ha determinato la fine di un’epoca. Perché di storia si parla in questo libro e non di altro. Si tratta di eventi capitali che hanno dato avvio a una nuova, complessa era e a processi democratici nella maggior parte dei casi, come vediamo oggi, ancora incompiuti o del tutto naufragati.
RIVISTA - Andrzej Sapkowski - Thor - George R.R. Martin - Supereroi e GDR - Urban fantasy - Charlaine Harris Due speciali in questo numero: Andrzej Sapkwoski, il Guest of Honor letterario di Lucca Games. La vita, i romanzi e il successo ottenuto anche con i videogiochi della serie The Witcher. Thor il mitico dio del Tuono. In occasione dell’uscita di Thor: The Dark World, parleremo del film, del mito e delle altre incarnazioni mediatiche del personaggio. Negli altri articoli parliamo di giochi di ruolo sui supereroi, Charlaine Harris, Urban fantasy, cucina medioevale e dei fumetti tratti dalle opere di George R.R. Martin, per concludere con un omaggio a Jack Vance. Racconti di Dario Tonani, Francesco Verso e Diego Lama.
ROMANZO VINCITORE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO eLove Talent La Storia li ha messi uno contro l'altra. L'amore potrà unirli? Polonia, 1941/1948 Anna, scortata da una guardia, sta percorrendo un corridoio del quartier generale della Gestapo a Varsavia e sente una voce, che le provoca un tumulto di emozioni dolorose e laceranti. La voce appartiene a un ufficiale in divisa da SS, dall'aria arrogante e dagli occhi di ghiaccio che sembrano non riconoscerla. Lei però di lui non può dimenticarsi. Lo ha soccorso tre anni prima quando, ferito, è comparso nel fienile della fattoria di famiglia a Poznan. Tra loro era scoccata una scintilla, ma dopo che lui è partito Anna ha scoperto che le aveva mentito sulla propria identità, forse addirittura sul nome. E un dubbio ancora più grande la perseguita da allora: è davvero lui l’autore della soffiata che ha cambiato il corso della sua vita, spingendola a unirsi alla Resistenza per cercare vendetta?
Scrittore e intellettuale polacco in queste conversazioni con Miłosz, Aleksander Wat attraversa tutto il Novecento, nelle pagine scorre quel che è accaduto nel secolo breve in Polonia, Germania, Russia, Europa, America. «Documento di testimonianza storica Il mio secolo è anche un capolavoro di autobiografia. La voce di Wat è irresistibile e lui racconta la sua storia con tale rigore e intelligenza, con un calore umano talmente travolgente, che uno è perennemente alterato dalle sue parole... uno dei libri più toccanti e potenti che abbia mai letto» (Paul Auster).
Indice Questo numero (p. 5) Saggi Erik-Jan Zürcher, The Late Ottoman Empire as Laboratory of Demographic Engineering (p. 7-18) Roman Szporluk, Mapping Ukraine: From Identity Space to Decision Space (p. 19-29) Timothy Snyder, Galicia (XVIII-XX Century). A Laboratory of European History? (p. 31-36) Rassegne e letture Marta Verginella, Storia del confine orientale e dell’area balcanica (p. 37-46) Sandro Rinauro, Migrazioni (p. 47-51) Marco Meriggi, Come nacque la modernità? (p. 52-54) Piero Craveri, Impero, nation-building e politica di potenza (p. 55-57) Giulio Sapelli, Banche e storia d’Italia (p. 58-61) Musei e mostre (p. 63-76) Film e fiction (p. 77-87) Memorie, carteggi e autobiografie (p. 89-98) I libri del 2008/1 (p. 99-267) Indice dei recensori (p. 269)
Le preghiere e le poesie del papa che ha cambiato il mondo Le preghiere di Karol Wojtyla, vibranti di fervore umano e di convinzioni profonde, di intensità interiore e di straordinarie risorse espressive, abbracciano certezze soprannaturali e un ampio ventaglio di argomenti teologico-sociali. Riecheggiando alcuni Padri della Chiesa come sant’Agostino o san Tommaso d’Aquino, Giovanni Paolo II ritiene la preghiera, nella quale si affida a un ampio periodare, a una grande varietà di immagini, simboli e figure retoriche, un colloquio con Dio, una ricerca di Dio che è al tempo stesso la Sua rivelazione più alta. Alle preghiere si aggiungono le Poesie, che rappresentano un’esperienza umana e un efficace strumento pastorale allo stesso tempo. Pubblicate sotto diversi pseudonimi, più volte ristampate e tradotte in numerose lingue, continuano a godere ancora oggi di una straordinaria e ininterrotta fortuna. Giovanni Paolo II è stato un grande uomo di fede. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo della storia. Il 27 aprile 2014 viene proclamato santo. «Ascolta la mia voce perché è la voce delle vittime di tutte le...
LA SAGA CHE HA ISPIRATO LA SERIE NETFLIX «THE WITCHER» «Leggere Sapkowski è come farsi ammaliare da un potente incantesimo. » Time «Geralt di Rivia è il Witcher creato dalla penna raffinata di Andrzej Sapkowski, autore polacco di una delle saghe fantasy di maggior successo.» Il Venerdì la Repubblica - Matteo Strukul «Uno dei migliori esempi di fantasy moderno.» Wired Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni...
Un racconto vivido, agghiacciante, delle vendette sanguinose, delle rappresaglie, delle feroci pulizie etniche che tennero in pugno l'Europa subito dopo la seconda guerra mondiale. Un quadro poco conosciuto e terrificante di un continente nel vuoto assoluto della legge, nel caos e nella violenza senza limiti. Un libro eccellente. Ian Kershaw La distruzione in Europa dopo il secondo conflitto mondiale abbraccia la fisicità delle case, dei ponti, delle strade, ogni aspetto sociale, politico, morale. Lowe indaga lo spazio sospeso tra la fine del conflitto e l'inizio della ricostruzione. Sono pagine appassionanti. Umberto Gentiloni, "La Stampa" Un libro mai banale e documentatissimo, che ci aiuta a ricordare in quale abisso di orrore era scivolata la 'civilissima' Europa. Vittorio Emanuele Parsi, "Il Sole 24 Ore" Un volume di straordinario interesse che getta una nuova luce su fenomeni troppo spesso visti solo in un contesto nazionale: si pensi al tema della vendetta, alle migrazioni forzate dei popoli, alla pulizia etnica. Un grande affresco dell'Europa dopo il conflitto, che si legge d'un fiato. Anna Foa, "Avvenire" Keith Lowe descrive i mille volti della violenza, da quella...
«Le librerie sono piene di libri piccoli su grandi persone... Puoi contare sulle dita di una mano i grandi libri su grandi persone. Questo è uno di quei libri». Zygmunt Bauman «Il libro di Domosławski è bello perché è anacronistico. In un’epoca come la nostra, in cui è bandita ogni ambivalenza e dove il passatempo preferito è giudicare gli altri, magari con domande retoriche, il giornalista polacco ricolloca la vita del suo maestro in un contesto storico e umano preciso». Wlodek Goldkorn, L’Espresso «Il libro di Domosławski è il grido prolungato di un discepolo preoccupato e addirittura deluso, per aver scoperto, nel suo viaggio di quasi tre anni sulle orme del maestro, cose che lo hanno profondamente turbato. Il nocciolo della questione, per Domosławski, per me e probabilmente per il resto del mondo, è stabilire il confine tra fatti e invenzione». Timothy Garton Ash, la Repubblica
Raffinate intellettuali e scaltre diplomatiche, confidenti intime e fedeli consigliere: negli ultimi centocinquant’anni ogni papa, da Pio XI a Francesco, ha avuto al suo fianco almeno una donna eccezionale. Grazie alla loro presenza silenziosa ma insostituibile, si sono spesso delineate le sorti del mondo cattolico così come noi lo conosciamo. Sono cinque le vite raccontate in questo libro, che insieme compongono un secolo di storia del Vaticano. Sono l’archeologa ebrea tedesca Hermine Speier (1898-1989) e Pascalina Lehnert (1894-1983), segretaria di Pio XII e prima donna a partecipare a un conclave; Wanda Półtawska, amica del cuore di Giovanni Paolo II sopravvissuta ai campi di sterminio, e Madre Tekla Famiglietti, astuta staffetta da San Pietro a Cuba; e infine la storica e giornalista Lucetta Scaraffia, voce femminista dell’Osservatore Romano. Dipingendo il ritratto di queste preziose suggeritrici, la giornalista Bénédicte Lutaud scrive al contempo anche un avvincente racconto di palazzo, dei rapporti internazionali che legano la Chiesa al resto del mondo, da Roma a Cuba, passando per Polonia, Germania e Stati Uniti. Un’inchiesta affascinante, attenta alla...
Con testo originale a fronte A cura di Santino Spartà Le preghiere di Karol Wojtyla, vibranti di fervore umano e di convinzioni profonde, di intensità interiore e di straordinarie risorse espressive, abbracciano certezze soprannaturali e un ampio ventaglio di argomenti teologico-sociali. Riecheggiando alcuni Padri della Chiesa come sant’Agostino o san Tommaso d’Aquino, Giovanni Paolo II ritiene la preghiera, nella quale si affida a un ampio periodare, a una grande varietà di immagini, simboli e figure retoriche, un colloquio con Dio, una ricerca di Dio che è al tempo stesso la Sua rivelazione più alta. Alle preghiere si aggiungono le Poesie, che rappresentano un’esperienza umana e un efficace strumento pastorale allo stesso tempo. Pubblicate sotto diversi pseudonimi, più volte ristampate e tradotte in numerose lingue, continuano a godere ancora oggi di una straordinaria e ininterrotta fortuna. Giovanni Paolo II Nasce il 18 maggio 1920 a Wadowice, un paese dell’Alta Slesia a 21 chilometri da Cracovia, ed è morto a Roma il 2 aprile 2005. Perde a nove anni la madre e il peso della sua educazione ricade sul padre, sottufficiale di carriera, che abitua il figlio a una...
“Era quasi l’alba e dovevano partire”. Inizia così la storia della famiglia Rosner, costretta a lasciare il paese natio per volere del Barone e capriccio della Baronessa. La narrazione si svolge tra il primo decennio del 1900 e l’inizio della seconda guerra mondiale nella regione della Galizia, attualmente in territorio polacco, ma allora parte dell’impero austro-ungarico. In questa terra di confine sfruttata e disgraziata, crogiolo di più etnie e religioni, nasce a Ruda Rozaniecka Marian Rosner, figlio maggiore di Lorenz, il sovrastante del Barone, e di Parantela, la cuoca della casa padronale. Mentre si dipanano le vicende di Marian e della sua famiglia, si ripercorre la storia di quel travagliato periodo che, tra ingiustizie e orrori crescenti, segna il passaggio da una società quasi medievale a un nuovo ordine e, tra mille aspirazioni e contraddizioni, si concluderà con l’affermarsi del nazismo nell’Europa intera. Allo scoppio della seconda guerra mondiale la Polonia viene invasa prima dall’esercito tedesco e, due settimane dopo, da quello sovietico. All’arrivo dei “nuovi padroni”, Marian è costretto a ripartire, cacciato non più per volere di un...
Storie dell’infanzia e avventure di bizzarri personaggi dell’Europa centrale, narrazioni e memorie, letteratura e storia si mescolano in questo libro dai molti sapori. Da Altalena a Zimbello, passando per Amicizia, Biglie, Cinema, Identità, Oroscopi, Scherzi, Traduttore e molte altre, ognuna delle voci è un racconto diverso, ma tutte contengono una riflessione su un aspetto diverso del vivere e il raccontare.