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Sicani: il Minotauro, l'agenda rossa di Borsellino ed i sacri misteri

Autore: Francesco Carubia

SICANI è la storia di un piccolo popolo, descritto durante le prime luci del mattino della civiltà Occidentale. Del rapimento di Europa alla scandalosa condotta di Pasifae, del culto delle Dee Madri, della nascita di Roma, con la costante fusione tra popolazioni italiche ed elleniche, del distacco perenne tra Europa ed Africa, i SICANI sono stati muti testimoni. Questa ricerca nella verità, nel rispetto assoluto delle fonti e dei versi poetici, primi puri accenni di una storiografia ancora inesistente, ci mostra anche il nostro presente, infausto per ragioni ancora di là da venire. Noi siamo conformi a ciò che siamo stati negli ultimi tremila anni, e non siamo diversi da come eravamo nei precedenti tremila. Occorre coraggio per leggere questo lavoro, come l’Autore lo ha avuto nel vagare, cadendo e rialzandosi, sempre teso alla ricerca della temuta e nascosta verità.

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

L'agenda rossa di Paolo Borsellino

Autore: Giuseppe Lo Bianco , Sandra Rizza

Numero di pagine: 256

Chi incontrava Paolo Borsellino subito dopo la strage di Capaci? Chi intralciava il suo lavoro in procura? Perché pochi giorni prima di morire disse: "Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri"? «Questo non è soltanto un libro su un'agenda scomparsa. Questo è soprattutto un libro su una storia scomparsa: la storia degli ultimi giorni di Paolo Borsellino.» Marco Travaglio Molto è stato detto per celebrare la figura eroica di Paolo Borsellino. Molto poco invece si sa degli ultimi 56 giorni della sua vita, dalla strage di Capaci all'esplosione di via D’Amelio, quando qualcuno decide la sua condanna a morte. Lo Bianco e Rizza ricostruiscono quei giorni drammatici con l’aiuto delle carte giudiziarie, le testimonianze di pentiti ed ex colleghi magistrati, le confidenze di amici e familiari. E ci restituiscono le pagine dell’agenda scomparsa nell'inferno di via D’Amelio, in cui Borsellino annotava le riflessioni e i fatti più segreti. Qualcuno si affrettò a requisirla: troppo scottante ciò che il magistrato aveva annotato nella sua corsa contro il tempo, giorno dopo giorno. Chi incontrava? Chi...

ANNO 2020 LA MAFIOSITA' PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

L'agenda ritrovata

Autore: Vanni Santoni , Evelina Santangelo , Diego De Silva , Carlo Lucarelli , Alessandro Leogrande , Helena Janeczek , Gioacchino Criaco

Numero di pagine: 160

Sette affermati autori, ciascuno con la propria storia e la propria voce, ci portano con altrettanti racconti nel cuore delle ragioni dell’impegno di Paolo Borsellino e degli interrogativi ancora aperti a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio – la verità negata, la sottrazione indebita, il mancato ritrovamento, la resistenza della politica ecc. E lo fanno senza il bisogno di raccontare la cronaca dei fatti; lo fanno, come è proprio degli scrittori, inventando storie, anche minime, ma di potente forza evocativa, perché come ricordano Marco Balzano e Gianni Biondillo “il dovere di uno scrittore, anche quando vuole farsi testimone, quando vuole incarnare il suo diritto di cittadinanza, è scrivere bene. Fare al meglio il suo mestiere, insomma”. L’angenda ritrovata è una raccolta di racconti inediti, pensati e scritti appositamente per l’occasione, ciascuno legato all’altro, come un cameo, un filo tenace, da un’agenda rossa – in ricordo di quella appartenuta a Paolo Borsellino, che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. In apertura e ...

Notizie che non lo erano

Autore: Luca Sofri

Numero di pagine: 252

LE NOTIZIE FALSE CORRONO PIÙ VELOCI DI QUELLE VERE. MENTRE CARTA STAMPATA E WEB SI SCREDITANO A VICENDA, LA PRATICA DEL GIORNALISMO DIVENTA SEMPRE PIÙ COMPLESSA E INDEFINITA. DI CHI POSSIAMO ANCORA FIDARCI?

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2019 MAFIOSITA' PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 450

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Gli amici senza volto di Corleone

Autore: Nicolò Amato

Numero di pagine: 470

Prefazione di Luca Tescaroli Il libro rievoca la drammatica storia di sangue e di fango, che ha avuto inizio con la nascita della Repubblica e dura tuttora. Ricorda le pagine buie di questa storia, caratterizzata dalla presenza inquietante di organizzazioni più o meno coperte, che hanno rappresentato un pericolo per la stabilità delle Istituzioni; la morte di Enrico Mattei e le altre numerose morti “misteriose”, che hanno scandito i passaggi più scabrosi della storia repubblicana; le stragi e gli omicidi del terrorismo nero e rosso; la strage di Ustica; il sequestro e l’uccisione del presidente DC Aldo Moro, il sequestro e la liberazione dell’assessore regionale DC Ciro Cirillo; Tangentopoli e Mafiopoli. Si sofferma, in particolare, sulle c.d. stragi di mafia, da Portella della Ginestra a Capaci, Roma, Firenze e Milano, cercando di dimostrare, sulla base delle sentenze giudiziarie e dei documenti disponibili, come esse non siano state soltanto stragi di mafia, ma stragi, nelle quali, oltre alla mafia, vi erano presenze esterne, appartenenti a settori deviati delle istituzioni, della politica, dell’economia e della massoneria; e sottolineando come, accanto alle verità ...

Stragi

Autore: Rita Di Giovacchino

Numero di pagine: 384

Passione, nostalgia, voglia di verità. Con Stragi, Quello che Stato e mafia non possono confessare, la giornalista Rita Di Giovacchino ci consegna l’inchiesta più aggiornata sulla catena di avvenimenti drammatici che ha accompagnato il violento passaggio tra Prima e Seconda Repubblica. Chi ha deciso le stragi, quale obiettivo politico si nascondeva dietro la barbara uccisione di Falcone e Borsellino o dietro il crepitio di bombe dell’estate 1993? Fu davvero «guerra di mafia» o un golpe messo in atto da un sistema criminale troppo potente in Italia per essere liquidato alla fine della Guerra Fredda? L’autrice, senza far sconti a nessuno, scava nei buchi neri delle indagini, nei depistaggi processuali, nelle tante trattative intercorse tra boss e uomini di Stato. Un viaggio negli anni più torbidi del nostro Paese, in cui il lettore viene catapultato tra le macerie di Capaci e via D’Amelio a caccia di impronte e tracce di T4 lasciate da «operatori distratti», artificieri addestrati in zone di guerra, misteriosi telefonisti della Falange armata, mafiosi ed ex terroristi protetti dalla stessa struttura parallela che ha firmato tutte le stragi d’Italia.

LA SICILIA PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 766

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Il boato. Storie di patti scellerati

Autore: Enza Galluccio

Numero di pagine: 168

Collaborazione artistica : Leonardo Tobia Un percorso storico-politico che affronta, analizzandolo, il periodo che intercorre tra la fine del maxiprocesso del 1992, l’omicidio Lima, le stragi di Capaci e via D’Amelio, gli attentati del 1993,l’inizio della seconda Repubblica e gli attuali processi di Caltanissetta e Palermo. Il testo tratta il tema delle trattative tra il Potere e la criminalità organizzata, passando attraverso un’intervista esclusiva a Salvatore Borsellino che accompagna l’intera narrazione. L’autrice conclude con un’intervista ai due cronisti giudiziari Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco.

LA CALABRIA

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LECCE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

MASSONERIOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

C.r.i.s.i.

Autore: Alessandro Berrino

Numero di pagine: 160

Trent’anni fa le terribili stragi di Capaci e di Via d’Amelio nonché la completa distruzione della classe dirigente italiana, a seguito del processo di Mani Pulite, diedero vita alla Seconda Repubblica, tra numerose complicazioni e difficoltà di ogni tipo. Oggi, dopo una Pandemia che ha portato alla morte di più di 4 milioni di persone in tutto il mondo, occorre andare a riesumare dal pozzo del dimenticatoio alcuni dei momenti più brutti, più difficili e allo stesso tempo più importanti che hanno contraddistinto la fine del XX secolo e i primi due decenni del 2000, per tentare di fare luce su quanto è stato e su quanto probabilmente sarà, in un futuro non molto lontano. Il mio nome è Alessandro Berrino e questa è la Storia Incompleta della Crisi della Repubblica Italiana.

Contro l'antimafia

Autore: Giacomo Di Girolamo

Numero di pagine: 243

Matteo Messina Denaro, l’invisibile, è il più potente boss di Cosa nostra ancora in libertà. È a lui che dalla radio della sua città, Marsala, si rivolge ogni giorno Giacomo Di Girolamo nella trasmissione Dove sei, Matteo?, ed è a lui che si rivolge in questo libro: stavolta, però, con un’agguerrita lettera di resa.Di Girolamo non ha mai avuto paura di schierarsi dalla parte di chi si oppone alla mafia. Ma adesso è proprio quella parte che gli fa paura. Ha ancora senso l’antimafia, per come è oggi? Ha avuto grandi meriti, ma a un certo punto è accaduto qualcosa. Si è ridotta alla reiterazione di riti e mitologie, di gesti e simboli svuotati di significato. In questo circuito autoreferenziale, che mette in mostra le sue icone – il prete coraggioso, il giornalista minacciato, il magistrato scortato – e non aiuta a cogliere le complesse trasformazioni del fenomeno mafioso, si insinuano impostori e speculatori. Intorno all’antimafia ci sono piccoli e grandi affari, dai finanziamenti pubblici ai «progetti per la legalità» alla gestione dei beni confiscati, e accanto ai tanti in buona fede c’è chi ne approfitta per arricchirsi, per fare carriera o per...

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Patria 1978-2010

Autore: Enrico Deaglio

Numero di pagine: 140

«Il più bel libro di storia del 2009.»Corriere della Sera«Un breviario terrifi cante da tenere sul comodino.» Michele Serra«Il romanzo grottesco e insieme tragico del nostro paese.» Simonetta Fiori«Un manuale di riferimento per i cittadini ancora pensanti.» Goffredo Fofi«Deaglio è un grande narratore civile.» Corrado Augias«Come gli Annali di Tacito.» Adriano SofriPatria è già un classico.Edizione aggiornata al 2010.Ma davvero tutto questo è successo in Italia?E che cosa abbiamo fatto per meritarci tutto ciò? Leggere Patriaè un po’ come andare al cinema e rivedere trent’anni della nostravita. Con i buoni e i cattivi, la musica, le bandiere, un po’ di kiss kiss,molto bang bang, e tutti noi come protagonisti sullo schermo.La nostra storia come non l’avete mai letta.Enrico Deaglio (Torino 1947), medico, lavora da trent’anni nel mondo dei giornali, della televisionee dell’editoria. Nel 1996 ha dato vita al settimanale Diario che ha diretto fi no al 2008.Numerosi i suoi libri, tra cui La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca (Feltrinelli, 1991).Con Beppe Cremagnani ha realizzato diversi fi lm-inchiesta, tra cui: Quando c’era Silvio...

Dormono sulla collina. 1969-2014

Autore: Giacomo Di Girolamo

Numero di pagine: 1272

Questo libro si pone un obiettivo smisurato: il nostro paese raccontato da chi dorme, e sempre dormirà, sulla collina. Siamo di fronte alla Spoon River d’Italia. Il paese lo raccontano loro: gli uomini che sono passati di qui, quelli che hanno fatto la storia oppure che l’hanno subita. Gli uomini che tutto sapevano e nulla rivelarono. Gli uomini che nulla sapevano e tutto rivelarono. Uomini magniloquenti, uomini magnifici, uomini miserabili. Uomini piccoli e piccoli uomini. Volti imperiosi e notissimi, volti arcaici, che hanno fatto un qualche frammento di storia, anche se nessuno lo sa. Sono le loro voci a fare la storia. Dov’è Pino Pinelli, l’uomo che non voleva volare? Dov’è il poeta, Giuseppe Ungaretti? S’illumina ancora di immenso? Dove sono Anna Magnani, quelli di Piazza della Loggia, le vittime del terremoto dell’Aquila? Dove il piccolo Samuele di Cogne, dove Marco Pantani, dove Giulio Andreotti? Il generale Dalla Chiesa? Dormono, dormono sulla collina. E non solo loro. Programmi televisivi, bombe che esplodono, decreti legge. Anche gli oggetti. Gli oggetti sono così silenziosi, ma sanno tutto di noi, e fanno la storia. Anche loro: dormono sulla collina....

La memoria del lupo

Autore: Gioacchino Criaco

Numero di pagine: 45

La squadra del generale Virgilio Luzi pensava di aver rinchiuso per sempre in carcere Enzo Borra. Ma quando l’uomo ammazza il generale lasciandosi riprendere dalle telecamere affinché le sue intenzioni siano chiare, per i restanti sette membri ha inizio un incubo. Separati, inviati sotto copertura, ricollocati all’estero: nell’arco di venticinque anni vengo uccisi, uno dopo l’altro finché non resta che Giovanni. Che decide di non aspettare la morte, ma andare a cercarla nel luogo da cui sia lui che Borra provengono: l’Aspromonte. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono degli eventi, per ricordare Paolo Borsellino a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio. In un viaggio da Nord a Sud...

Notturno pendolare

Autore: Diego De Silva

Numero di pagine: 42

Antonia non ha paura della città di notte. Anzi: senza paura di notte, la città non è una città. Così le capita di girare nel buio per le strade di Napoli, le sere in cui si rigira nel letto e più simula il sonno, più quello s’indispettisce e si nega. Ed è così che una di quelle notti si ritrova a seguire un’ombra che ha colto il suo sguardo per la strada, su fino ai Quartieri, dentro l’appartamento sconosciuto di Patrick, che invita in casa estranee in trench e pigiama, offre tiramisù senza pensarci due volte, e passeggia solo dove non ci sono telecamere. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono degli eventi, per ricordare Paolo Borsellino a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio. In un...

Hanno ucciso l’Uomo Ragno

Autore: Carlo Lucarelli

Numero di pagine: 42

Valentina Tagliaferri al tribunale di Bologna era soprannominata “La Bambina”, per quei grandi occhi da bambola e le ballerine sempre ai piedi. Eppure non mancava mai di inciampare nei guai. Forse anche per questo è stata indirizzata a lei la busta gialla che un finanziere compromesso ha chiesto venisse consegnata solo in caso di morte. E nella busta, documenti che potrebbero collegare l’Emilia Romagna direttamente alla Sicilia di Cosa Nostra. Forse solo Paolo Borsellino, a Palermo, potrebbe aiutarla a venire a capo del mistero. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono degli eventi, per ricordare Paolo Borsellino a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio. In un viaggio da Nord a Sud rappresentato...

Falcone - Borsellino e i segreti di Stato-Mafia

Autore: Benito Li Vigni

Numero di pagine: 112

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno pagato con la vita il loro coraggioso e straordinario impegno rivolto a sradicare quel sistema criminale chiamato Cosa Nostra fortemente colluso con certi settori della politica, con poteri occulti e con parti deviate delle istituzioni. Disse Falcone prima di morire: “Fino ad ora abbiamo lavorato per costruire una stanza pulita… Purtroppo ci siamo accorti che serve poco a lavorare alle pulizie di una sola stanza se ci sono passaggi che portano ad altre stanze sudice, scale segrete che salgono su…” Falcone e Borsellino sono stati “fermati” mentre si accingevano ad entrare in quelle stanze sudice e a salire certe scale segrete.

Le maschere di San Giovanni

Autore: Alessandro Leogrande

Numero di pagine: 36

“Si tratta di capire,” scrisse Aldo Moro in una delle sue ultime missive, “cosa agita nel profondo la nostra società, la rende inquieta, indocile, apparentemente indominabile, irrazionale.” Un giornalista incontra un ex ministro senza nome per parlare di quei quindici anni che hanno cambiato l’Italia e il suo governo. Un uomo dimenticato, che vive ormai osservato soltanto dal ritratto di Mazzini. Un uomo che ha fatto la nostra storia e che più che dalle bombe, dalla conoscenza di Aldo Moro, dall’incontro con Giovanni Falcone, è rimasto ossessionato da quelle parole; dalla paura che la nostra società sia, prima ancora che ingovernabile, incomprensibile. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono...

Presenze

Autore: Evelina Santangelo

Numero di pagine: 42

“Chi ti dice che il sud è amaro / non ti dice la verità / chi ti dice che il sud è ricco / ti dice cose che non sa / solo chi ti dice di venirlo a vedere / è persona di cui ti devi fidare...” scrive il padre di Evelina Santangelo. E questa Sicilia affiora dal racconto dell’autrice che, intrecciando momenti privati e storia del paese, ripercorre gli eventi salienti che hanno portato tanti, come lei, ad abbandonare le terre di Sicilia dopo anni trascorsi a lottare per dimostrare che no, la parola “omertà” non è applicabile a qualunque siciliano. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono degli eventi, per ricordare Paolo Borsellino a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio. In un viaggio da...

Pochi gradi di separazione

Autore: Helena Janeczek

Numero di pagine: 58

Quando Helena incontra il lettore ideale dell’amica libraia, un distinto uomo sulla settantina che fa di cognome Borsellino “e, sai, sono parenti”, è inevitabile iniziare a chiedersi cosa ci potrebbe mai fare un Borsellino dalle parti di Gallarate. Perché anche nella provincia lombarda il bar dietro l’angolo potrebbe essere teatro di eventi che non ti aspetti. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono degli eventi, per ricordare Paolo Borsellino a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio. In un viaggio da Nord a Sud rappresentato dai racconti – Helena Janeczek (Lombardia), Carlo Lucarelli (Emilia-Romagna), Vanni Santoni (Toscana), Alessandro Leogrande (Lazio), Diego De Silva (Campania),...

La solitudine della verità

Autore: Vanni Santoni

Numero di pagine: 42

A un rave si balla e ci perde, si balla e si beve, si balla e si prendono botte. Ma Caterina, anche se balla e si perde e beve, ha quel problema lì, che se vede una cosa non riesce a smettere di pensarla, anche se dovrebbe tornare a ballare. Così si mette a scavare nella rena con Valde, e quei bidoni verdi che trova le restano nella testa, così tanto che deve abbandonare il rave per scendere a valle, alla ricerca di qualcuno che la stia a sentire. Perché non c’è solitudine più grande di quella di coloro che cercano di far conoscere la verità. Un filo resistente lega questo racconto agli altri sei scritti appositamente per il progetto L’agenda ritrovata: un’agenda rossa, che intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino – che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l’attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. L’agenda ritrovata non sono solo sette racconti, non è solo un libro. È una ciclostaffetta che tocca le sette regioni narrate nei sette racconti, sono degli eventi, per ricordare Paolo Borsellino a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio. In un viaggio da Nord a Sud ...

Don Vito

Autore: Francesco La Licata , Massimo Ciancimino

Numero di pagine: 320

Un viaggio nei gironi infernali della storia italiana più recente cui fa da perno Vito Ciancimino, “don Vito da Corleone”, uno dei protagonisti assoluti della vita pubblica siciliana e nazionale del secondo dopoguerra, sindaco di Palermo e amico personale di Provenzano, per decenni snodo cruciale di tutte le trame a cavallo tra mafia, istituzioni, affari e servizi segreti. A squarciare il velo sui misteri di “don Vito” è un testimone d’eccezione: suo figlio Massimo, che per anni ha lavorato al suo fianco in ogni tipo di situazione. Il suo racconto – che il libro riporta per la prima volta in presa diretta, senza mediazioni, arricchito dalla riproduzione di documenti originali e fotografie – riscrive pagine fondamentali: le stragi del ’92, Calvi e lo Ior, la “Trattativa” Stato-mafia, la cattura di Riina, la nascita di Milano 2 e Forza Italia e il ruolo di Dell’Utri, la perenne presenza dei servizi segreti in ogni passaggio della nostra storia. Quarant’anni di relazioni segrete, occulte e inconfessabili, tra politica e criminalità mafiosa, tra Stato e Cosa nostra ci accompagnano insomma in un’epopea politico-criminale che, per troppo tempo, le ipocrisie...

ANNO 2020 LA MAFIOSITA' TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

DepiStato

Autore: Giuseppe Lo Bianco , Sandra Rizza

Numero di pagine: 256

Con un contributo di Salvatore Borsellino Scarantino fu indotto a mentire «con particolare pervicacia e continuità, con l’elaborazione di una trama complessa che riuscì a trarre in inganno i giudici dei primi due processi». Poiché ciò ha prodotto «uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana», è lecito «interrogarsi sulle finalità realmente perseguite dai soggetti, inseriti negli apparati dello Stato, che si resero protagonisti di tale disegno criminoso». Sentenza Borsellino Quater, Corte d’assise di Caltanissetta, 20 aprile 2017. La prescrizione di Scarantino è passata in giudicato. Questa è la storia di un giudice ucciso due volte: da una Fiat imbottita di tritolo e da una clamorosa macchinazione di Stato che ha coperto i veri responsabili della sua morte. È la storia dell’indagine, affidata illegalmente al Sisde di Bruno Contrada e consegnata al gruppo investigativo di Arnaldo La Barbera, che si è trasformata nella più grande mistificazione giudiziaria della Repubblica. C’è solo da leggerla, reprimendo la rabbia e l’indignazione, e raccontarla ad altri, e poi ad altri ancora, perché nessuno possa dimenticare cosa è successo in...

Vai tranquillo

Autore: Filippo Caccamo

Numero di pagine: 240

"Questo è il primo giorno in cui infrango il mio programma di studi, e il programma è iniziato due giorni fa. Non male direi." La vita dello studente universitario è già dura di per sé. Se poi sei uno studente pendolare e per giunta fuoricorso, allora le cose si mettono male. Malissimo. Ad Andrea mancano quattro esami per laurearsi in Scienze Politiche, gli mancano già da un po' a dire il vero, ma è come bloccato. Con una sorella fashion blogger, una fidanzata difficile e un gruppo di amici già laureati, gli sembra di combattere contro un invincibile Leviatano, l'Università, o forse se stesso. E si barcamena come può tra esami e bocciature, innamoramenti sul treno, il sogno di scrivere un romanzo, la paura di non laurearsi mai. "Al prossimo esame studierò tutto, così non rischierò la bocciatura; la prossima volta che mi troverò solo con lei la bacerò: c'è sempre una prossima volta nella vita, in cui riporre le nostre speranze. Solo che molto spesso si rivela una merda, e noi inconsciamente lo sapevamo già." Con un serrato alternarsi di momenti comici e altri commoventi, Filippo Caccamo delinea un romanzo generazionale, intenso perché vissuto sulla propria pelle,...

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