La giovane narrativa italiana
Autore: Maurizio Pistelli
Numero di pagine: 272
È tra la fine degli anni settanta, primi ottanta che in Italia, grazie ai brillanti esordi letterari dei vari Palandri, Tondelli, De Carlo, si inizia a parlare del cosiddetto fenomeno della «giovane narrativa». Ripudiati alcuni categorici postulati della neoavanguardia, voltate le spalle al totalizzante impegno politico e ai valori collettivistici dei successivi movimenti studenteschi, questa nouvelle vague di autori – che presto si arricchirà di ulteriori interessanti personalità – si caratterizza al contrario per un gioioso ritorno a raccontare, costruire intrecci, trame; per un recupero di storie private, intimiste; per la creazione di testi multimediali, ovvero carichi di suggestioni mutuate non più solo dalla letteratura ma anche e soprattutto da universi paralleli come cinema, musica, teatro, fumetto, internet, tv. Si restringe, fino quasi ad annullarsi, la forbice tra una presunta arte colta, nobile, e una bassa, popolare. Sulla scia delle assimilate teorie postmoderne si impongono così opere «meticciate», comprensibili appieno solo da chi con disinvoltura si muove entro tali variegati ambiti. Ed è proprio a questo ricco, intrigante panorama culturale di fine...