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Antonio Canova e l'arte de' suoi tempi

Antonio Canova e l'arte de' suoi tempi

Autore: Adolfo Venturi

Dall’incipit del libro: "L’arte italiana, verso la metà del secolo XVI, era stata vinta dall’antichità classica; e la sua natura male traspariva sotto il peso delle corazze e degli elmi, il viluppo delle clamidi e dei pepli. Non parlava più nell’idioma di Dante, non diceva nella lingua del popolo; perchè dai fòri, dai templi, dalle terme una folla di statue era uscita come una fuga di bianche ombre a inaridire il suolo toccato dai loro calzari. La tradizione cristiana e le forme neo-latine cessarono; e l’imitazione dell’antico determinò un’arte tutta a formule grammaticali, entro cui più non era l’anima illuminata dalla fede, lo spirito della vita nuova." Nota: gli e-book editi da E-text in collaborazione con Liber Liber sono tutti privi di DRM; si possono quindi leggere su qualsiasi lettore di e-book, si possono copiare su più dispositivi e, volendo, si possono anche modificare. Questo e-book aiuta il sito di Liber Liber, una mediateca che rende disponibili gratuitamente migliaia di capolavori della letteratura e della musica.

Arte e Critica in Italia nella prima metà del Novecento

Arte e Critica in Italia nella prima metà del Novecento

Autore: Fabio Amico , Ferruccio Canali , Lorenzo Giusti , Nicola Maggi , Susanna Pampaloni , Vittore Pizzone

Numero di pagine: 166

Si raccolgono qui la maggior parte dei contributi presentati in occasione di un incontro su "Arte e critica in Italia nella prima metà del Novecento" tenuto nel maggio del 2006 presso il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell'Università di Firenze. Gli interventi, che spaziano dalla polemica fra Croce e Gentile sulle arti decorative agli studi sul Barocco, dai dibattiti sull'arte degenerata nel corso degli anni Trenta all'attività critica di letterati e artisti come Corrado Pavolini e Baccio Maria Bacci, fino al rapporto con l'Italia di artisti stranieri quali Maxime Dethomas, rappresentano il frutto del lavoro di giovani e giovanissimi studiosi di diversa formazione, e di diversa maturità, accomunati da una analoga aspirazione a unire la puntualità filologica della ricerca all'apertura dell'approccio critico. Giovanna De Lorenzi Professore associato di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università di Firenze, si occupa di storia dell'arte e della critica fra Otto e Novecento.

Alessandro Baudi di Vesme e la scoperta dell’arte in Piemonte

Alessandro Baudi di Vesme e la scoperta dell’arte in Piemonte

Autore: Alessandra Giovannini Luca

Numero di pagine: 321

Come Adolfo Venturi e Corrado Ricci, Alessandro Baudi di Vesme (1854-1923) appartenne all’ultima generazione di studiosi e funzionari autodidatti che lavorò, tra Otto e Novecento, al delicato processo di affermazione della disciplina storico-artistica in Italia. Storico direttore della Regia Pinacoteca di Torino e primo soprintendente alle gallerie e agli ggetti d’arte del Piemonte e della Liguria, Vesme affiancò ai propri impegni istituzionali un’intensa attività di studio della cultura figurativa locale con uno sguardo privilegiato sulle vicende della pittura del Quattro e Cinquecento, in pieno allineamento agli indirizzi del dibattito storiografico europeo di quegli anni. Sottese da una prospettiva di riabilitazione culturale volta a riscattare la regione subalpina dal novero delle periferie dell’arte, quelle indagini diedero vita a un progetto di edizione filologica delle fonti che ancora oggi è considerato il riferimento documentario per eccellenza nell’ambito della storia delle arti in Piemonte: le Schede Vesme, pubblicate postume tra il 1963 e il 1982. Il volume ripercorre il profilo critico e professionale del loro estensore attraverso il filo...

La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi

La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi

Autore: Maria Andaloro

Numero di pagine: 462

L’idea di un Convegno internazionale su La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi è nata dall’esigenza di ricostruire le tappe fondamentali che hanno fatto del restauro un concetto centrale dell’odierno orizzonte culturale fino a culminare nella Teoria del restauro pubblicata da Cesare Brandi nel 1963. Fedeli all’articolazione del Convegno, gli atti che ora si pubblicano muovono da Aloi Riegl e dal contesto europeo per proseguire attraverso il contributo di altri protagonisti e concezioni: dalle sporadiche ma lucide prese di posizione di Roberto Longhi agli apporti di Corrado Ricci, Giulio Carlo Argan, Carlo Ludovico Ragghianti e Bruno Zevi. Inserita in questo plesso storico-culturale, la Teoria del Restauro è stata quindi indagata in quanto fulcro di un ampio spettro di ambiti e problematiche che, in sintonia con la proteiforme attività di Brandi, ha visto il coinvolgimento di studiosi di estetica, storici dell’arte, architetti, archeologi. Per altri versi, l’aver affrontato le vicende relative alla nascita e all’attività dell’Istituto Centrale per il Restauro ha consentito alcuni importanti approfondimenti su aspetti tecnico-specialistici e...

Raphael in Early Modern Sources (1483-1602)

Raphael in Early Modern Sources (1483-1602)

Autore: John K. G. Shearman , Bibliotheca Hertziana Staff

Numero di pagine: 1706

Every known document concerning Raphael, covering a period of 120 years from his birth in 1483, is included in this chronologically organized collection.

Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia de “La Sapienza”

Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia de “La Sapienza”

Autore: Lidia Capo , Maria Rosa Di Simone

Numero di pagine: 727

Il volume ricostruisce nel suo intero sviluppo, dalla fondazione dello Studium Urbis fino al Sessantotto, l’evoluzione degli studi umanistici nell’Università di Roma. Se infatti in senso stretto si può parlare di una vera e propria Facoltà di Lettere e Filosofia solo dopo il 1870, i precedenti rivestono non minore rilevanza quali sedi di elaborazione e diffusione delle tendenze culturali del loro tempo e rivelano una grande ricchezza di contenuti. Gli studi qui raccolti illustrano le caratteristiche dei corsi umanistici ponendoli in collegamento con il mondo intellettuale, politico e sociale circostante. A tal fine sono stati evidenziati in particolare alcuni argomenti significativi quali l’organizzazione delle materie letterarie, il loro inserimento nell’Università, il tipo e le quantità di cattedre, la personalità dei docenti e il loro orientamento scientifico, il valore della laurea, la connessione della didattica con la cultura e con la politica delle varie epoche, la consistenza e le variazioni del corpo studentesco. Ne risulta un quadro molto vario e complesso che, al di là delle grandi differenze e degli elementi di continuità nei secoli, dei periodi di...

Snodi di critica

Snodi di critica

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 338

Gli anni Trenta «non sono un decennio – scrive Elena Pontiggia – sono un secolo». L’epigrafe coglie in pieno il valore di un periodo frastagliato e denso della vita culturale italiana. Un periodo di cui questo volume fornisce un’analisi che, con aperture e affondi, rileva la varietà delle possibili correlazioni critiche tra le dimensioni dei musei, delle mostre, del restauro, delle tecniche e della diagnostica artistica misurate in rapporto alle istanze coeve della compagine internazionale interpretata da un protagonista come Henry Focillon. Dentro un quadro intenso di rimandi si sono colte strategie ed evidenziate incoerenze che intercettano i percorsi culturali dei protagonisti coinvolti da Giovannoni a Giglioli, da Pacchioni a Venturi, a Longhi, Brandi, Mariani, Marangoni, Bottari, Ortolani, Gargiulo, Argan, Pallucchini, Morassi, Ragghianti, Pagano, Persico. Sullo sfondo, il dibattito critico ed estetico che, nelle alterne vicende dell’assimilazione crociana, incontra i contenuti dell’estetica fenomenologica di Antonio Banfi dentro uno scenario denso di contaminazioni e scarti tra i paradigmi disciplinari tradizionali dell’archeologia, della storia dell’arte...

Per la tutela della memoria

Per la tutela della memoria

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 354

I Comitati Nazionali per le celebrazioni e le manifestazioni culturali sono istituiti e sostenuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali grazie alla legge n. 420/1997. I Comitati, che nascono su proposta di istituzioni, di Università, di enti locali e personalità del mondo della cultura, hanno il compito di promuovere e realizzare eventi e manifestazioni che ricordino i grandi protagonisti ed avvenimenti della storia e della civiltà italiana. Negli anni, essi si sono qualificati come strumenti operativi particolarmente efficaci per produrre cultura, ampliare la base partecipativa delle iniziative culturali, determinare concrete acquisizioni scientifiche, ottimizzare le risorse finanziarie e favorire una sempre più ampia ricaduta sul territorio, conferendo a determinati eventi un adeguato rilievo ed un riconoscimento istituzionale da parte della Pubblica Amministrazione. I Comitati sono caratterizzati da una attività basata sulla collaborazione operativa tra diverse componenti culturali e istituzionali del Paese; in tal modo hanno creato preziose occasioni di approfondimento e di divulgazione dell'opera di un poeta, di un musicista, di un letterato, di uno...

Le belle arti e i selvaggi

Le belle arti e i selvaggi

Autore: Simone Verde

Numero di pagine: 400

In Italia, il patrimonio viene per lo più riferito dalla critica alla celebrazione e al culto dell’identità. Le prime misure di protezione, cioè, stimolate dalla ricchezza del passato, scaturirebbero dall’orgoglio civico per le vestigia della tradizione classica. In questo libro l’autore propone una lettura inedita dei documenti e ribalta la tesi. Se fino al XV secolo vennero salvaguardati beni in cui si manifestava il divino, la storia moderna dell’arte e della tutela sarebbero nate dall’incontro con l’altro. Quando Keplero annunciò le sue scoperte sulle rotte del cielo, in effetti, si comparò a Cristoforo Colombo e a Magellano. Francis Bacon, per significare l’ampiezza della sua riforma, fece incidere sul frontespizio dell’Instauratio Magna l’immagine di una caravella in procinto di doppiare le Colonne d’Ercole, rappresentate da due fusti all’antica, estremo saluto all’unitarietà dell’estetica classica. L’apertura su un universo sconosciuto che insidiava i principi di quello noto prese spesso a prestito il viaggio verso le Americhe ma, come ha scritto Jacob Burckhardt, «il vero scopritore non è colui che sbarca per caso su una terra...

Studi di storia dell'arte, iconografia e iconologia

Studi di storia dell'arte, iconografia e iconologia

Autore: Marco Gallo

Numero di pagine: 386

Dal Maestro dell’Osservanza, attivo nella Siena del ’400, ai caravaggeschi Orazio Borgianni e Carlo Saraceni; da Guercino a Mario Ceroli, dalla critica di Libero de Libero al cosiddetto “Ciborio di Sisto IV”; da Rutilio Manetti alle questioni lessicali delle “Vite” del Baglione; dall’analisi delle strutture linguistiche e retoriche sottese al metodo compositivo di Giorgio de Chirico al riesame della “disputa critica del Barocco”; dalla ricognizione del pensiero di Lionello Venturi sul ritratto antico all’indagine sul processo d’informatizzazione di Iconclass; dalla cultura domenicana di Caterina da Siena, a quella francescana e al suo profondo amore per la Creatura; dalla contemplatività di san Girolamo al carisma profetico di Giobbe; dalla revisione ideologica imposta alla figura di san Carlo Borromeo alla mariologia di sant’Ambrogio; dall’iconografia alla filologia, dalla ricerca archivistica all’iconologia. I saggi di questa raccolta, scritti fra il 1997 e il 2006, sono collegati dall’idea della profonda continuità della Tradizione, che vige anche al di là delle fratture e delle discontinuità, e che ancora in questi tempi, nascostamente,...

Caravaggio tra naturalismo e realismo

Caravaggio tra naturalismo e realismo

Autore: Alessandra Casati

La figura e l’opera di Caravaggio sono state oggetto, nel corso del XIX e del XX secolo, di molteplici revisioni e riletture, a partire dalle accuse di trivialità rivolte al pittore da Bellori sino alla sua progressiva rivalutazione, agli inizi del Novecento, da parte di studiosi italiani e stranieri. Occasioni di verifica e indagine storico-critica, ma anche momenti di esaltazione collettiva furono le mostre: dalla grande esposizione fiorentina del 1922, dedicata alla pittura italiana del Seicento e Settecento, per giungere alla mostra monografica di Milano del 1951, curata da Roberto Longhi. Questo libro approfondisce mezzo secolo di dibattiti, revisioni attributive, scontri, sia nel campo degli specialisti sia sul fronte, sinora meno indagato, della militanza e della ricezione del pubblico.

Cultura senza Capitale

Cultura senza Capitale

Autore: Simone Verde

Numero di pagine: 352

Mentre la cultura evoca altrove una generosa apertura intellettuale e il futuro, in Italia lo scontro frontale tra due partiti in eterno conflitto - quello di una religione inattuale del patrimonio e quello della svendita sul mercato dei beni culturali - tiene in ostaggio la più importante infrastruttura per la crescita civile ed economica del paese. A loro ausilio, e rafforzato da un dibattito sempre più ripiegato su se stesso, è l'ormai indiscusso strapotere di alcuni equivoci e pregiudizi: più la cultura è «alta» e più è inutile o, al contrario, è utile nella misura in cui riesce a fare cassa. Niente di più falso. Ripercorrendo con linguaggio a tratti narrativo l'invenzione della cultura, dei suoi concetti e della sua gestione pubblica quale una delle più luminose avventure dell'uomo, il libro va alla radice delle pratiche contemporanee, spazzando via ambiguità e strumentali fraintendimenti. Le politiche alle arti, alla tutela e alla conservazione sono, in effetti, un'invenzione del mondo moderno, perché l'emancipazione dei singoli liberi le capacità creative e renda la comunità più forte e competitiva. Moralmente, e quindi anche economicamente. Un'idea...

Il “foglio in rossetto e bistro”

Il “foglio in rossetto e bistro”

Autore: Katia Colombo

Questo volume, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca di Katia Colombo, ricostruisce le vicende di “Corrente”, la rivista fondata nel 1938 a Milano dal giovane Ernesto Treccani. La rivista, a cui collaborarono intellettuali, letterati, poeti, architetti e artisti di varia estrazione culturale, divenne rapidamente il punto di raccolta e di espressione di giovani e meno giovani (Raffaele De Grada, Giansiro Ferrata, Luciano Anceschi, Enzo Paci, Renato Birolli, Carlo Bo, Mario Luzi, Piero Bigongiari, oltre allo stesso Treccani, e a molti altri) destinati, a guerra terminata e soprattutto nel corso dei primi due decenni del dopoguerra, ad animare la “battaglia delle idee”. Dalla puntuale ricostruzione di Katia Colombo emerge la ricchezza di posizioni dell’ambiente che si muoveva attorno a una rivista nei cui fascicoli si discuteva di letteratura e poesia, filosofia (con particolare riferimento ad Antonio Banfi e alla sua scuola), architettura, cinema, teatro, arti e che nella sua breve vita (verrà soppressa nel maggio del 1940) si era imposta come un punto di riferimento, a volte polemico, del dibattito culturale italiano, espressione di una crescente disaffezione...

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