
Il teatro è finito, viva il teatro! La fine del teatro non è né prossima né ventura: è in atto. È una morte infinita. Se per teatro si intende il deadly theatre stigmatizzato da Peter Brook, il teatro d'oro, porpora e velluto in cui far morire le signore e tutte le loro camelie. Ma il teatro è un'altra cosa. Non si deve confondere con l'edificio che ospita una spettacolo, né con una prassi esecutiva fondata sulla ripetizione, la riproduzione, il sogno, il tic. Questo piccolo libro non è fatto per teatranti o per aspiranti tali; si tratta di un'indicazione alla pratica di una pedagogia fondata sul teatro come incontro di persone (Ingmar Bergman). Ciò che scaturisce da questo incontro, come lo si può preparare, e soprattutto apprendere in corpore vili, mettendosi in discussione, invece di celebrarsi come docenti, educatori, terapeuti e alla fine della licenza, teatranti, è la pretesa di questo volume: per essere attori di se stessi. Ciascuno giudichi se è pieno o se è vuoto, e come e perché.
Annual bulletin of classical archaeology.
Un libro agile, questo di Augusto Fraschetti, che si raccomanda per chiarezza, pregnanza e capacità di sintesi.Corrado Augias, "Il Venerdì di Repubblica"Nato da una famiglia nobilissima ma di scarsi mezzi, imparentato con Gaio Mario, l'eroe dei democratici romani, Cesare fu artefice di una fulminante carriera politica: pontefice massimo, console e proconsole della Gallia Cisalpina, conquistatore di tutte le Gallie, nel 48 invase l'Italia costringendo Pompeo alla fuga e si autoproclamò prima dittatore e infine dittatore perpetuo. Quattro anni più tardi, alle idi di marzo del 44 a.C., veniva pugnalato a morte dai congiurati capeggiati da Bruto e Cassio.Giulio Cesare è figura chiave della storia di Roma: la sua vicenda mise fine alla Repubblica, la sua violenta scomparsa aprì la via al principato. In ogni caso il suo passaggio travolse e modificò profondamente le strutture politiche, sociali e culturali dell'antica Roma.
Questo volume contiene edizione critica, traduzione italiana e note di commento al trattato di Plutarco Mulierum Virtutes. Il testo tradotto e commentato è preceduto da una introduzione generale sull’opuscolo e da alcuni capitoli dedicati alla tradizione testuale, alla fortuna, allo stile, al rapporto con i modelli letterari, i Moralia e la tematica femminile dell’opera. This volume is a critical edition of the Mulierum Virtutes, accompanied by an Italian translation and commentary. In addition, introductory chapters provide an overview of the work’s textual transmission, its reception and style, as well as its gender thematics, its relationship to earlier literary models and its place within the Moralia as a whole.
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